Alla vigilia della sfida contro Trieste, il coach della Virtus Bologna, Sasha Djordjevic, ha dedicato un pensiero a Kyle Weems, volato in America per assistere ai funerali del padre: “Dopo la partita di Rishon non ho detto nulla, ma è per me un dovere ringraziare Weems. E’ un onore allenare un giocatore di questo spessore, che ha deciso di rimanere con noi, di giocare e di aiutarci a vincere”.
Contro i giuliani, quindi, Djordjevic si aspetta che i sostituti dell’americano alzino il livello del proprio gioco, anche se l’allenatore serbo non ha fatto nomi particolari: “Mi aspetto che gli altri prendano il suo ruolo – ha detto -, una delle chiavi sarà affrontare Jones, con la sua fisicità, il suo talento, come d’altronde altre chiavi di lettura saranno i match up con le nostre guardie; e attenzione a Cavaliero che in casa può rompere l’equilibrio delle partite con i suoi tiri da tre. Dobbiamo controllare le palle perse, che nell’ultima partita ci hanno penalizzato un po’: i giocatori devono capire l’importanza di ogni singola azione”.
“La pallacanestro, e tutti i 40 minuti di partita sono fatti di su e giù, serve trovare continuità, identità, noi non siamo ancora arrivati al picco delle nostre possibilità e non stiamo sfruttando tutto il nostro potenziale. Dobbiamo continuare a lavorare, pretendere di più, capire i momenti delle gare, ora non tutti sanno che cosa voglia dire essere primi o cercare di vincere qualche trofeo, e anche questo va insegnato per raggiungere la maturità” ha aggiunto il tecnico della Virtus Bologna.