La lunga stagione del basket europeo potrebbe terminare stanotte a Madrid col Real in vantaggio per 2-1 e il favore del campo contro il Barcellona che ha vinto gara1 per 100-99 grazie a un canestro a fil di sirena del greco Stratos Perperoglu e perso nettamente gara2 (70-90, la peggior sconfitta casalinga nella storia dei confronti diretti) e gara3 (91-74 con un crollo nel 3° quarto, 0/15) ). In questo caso, dopo 20 anni sarebbe la prima doppietta Liga–Copa del Rey e l’ennesimo trofeo di Pablo Laso arrivato nel 2011 dopo che Messina al centro delle critiche della stampa lasciò la squadra nelle mani di Lele Molin.
Oltre al rilancio di Rudy Fernandez che ha firmato il break decisivo di gara3 segnando 10 punti consecutivi, il Real Madrid conta su un Sergio Lull al massimo della forma candidato al trofeo di MVP di questa finale che ha ribaltato di netto i precedenti della stagione (4 vittorie a 1 per il Barcellona). Il messicano Ayon in attesa di raggiungere la squadra nazionale per il preolimpico di Torino ha dominato sotto canestro, entro il 30 giugno deve scegliere se restare a Madrid o accettare altre offerte, compreso un ritorno nella NBA (Pelicans?).
Curiosamente l’esito di Real-Barcellona che nel caso di vittoria dei catalani si concluderà con gara5 in Catalogna potrà anche decidere anche la prossima destinazione di Andrea Bargnani. Il Barcellona è favorito per assicurarsi l’ex n.1 del draft, ma se Ayon lascia Madrid il Real ha bisogno di un lungo in grado di giocare fuori e sotto e potrebbe dire la sua. Per i catalani Bargnani diventa una pedina fondamentale alla luce della decisione del presidente del Consiglio Superiore dello Sport, Cardenal, di non considerare valido il passaporto kosovaro di Justin Doellman non avendo la Spagna relazioni con quel paese. Il Barcellona era disposta a confermare Doellman soltanto con passaporto, quindi questo fatto rende ancora più forte l’interesse per Bargnani.
Domani a Brooklyn uno spagnolo, Juan “Juancho” Hernangomez, sarà chiamato al primo giro del draft. ll 20enne power-forward dovrebbe andare a Indiana come n.20 sulle orme del fratello Hernan che l’anno scorso venne scelto dai Knicks preferendo rimane al Real Madrid. “Se ho una minima possibilità di giocare non ci penserò due volte” ha detto Juancho che non si sente inferiore al lituano Domantas Sabonis, n.13 per i Suns, dopo l’ottima stagione con l’Estudiantes.
Per quanto riguarda Pau Gasol che ha deciso di rinunciare ai Giochi per il pericolo del virus-Zika anche se nelle ultime ore si è parlato di un possibile ripensamento col deposito di un campione di liquido semifinale presso una banca genetica, Sergio Scariolo ha detto: “Capisco Pau, ognuno è libero di prendere le decisioni che crede”.
A cura di ENRICO CAMPANA.