Giorgio Buzzavo di Verdesport Benetton era a Madrid per seguire Real Madrid–Fenerbahce assieme a Paolo Pressacco responsabile del vivaio del club trevigiano di basket che in questo momento è fra i migliori d’Italia, con diversi ragazzi convocati per le selezioni giovanili e in previsione di entrare nelle finali nazionali.
Presidente e “ad” al tempo in cui Zeljko Obradovic era l’allenatore della squadra di Treviso, unica esperienza italiana del Mourinho del basket, e Maurizio Gherardini il general manager, come oggi in coppia col club turco, Buzzavo tiene vivo uno stretto rapporto con tutti i grandi personaggi passati dal gruppo che ha conquistato oltre una cinquantina di trofei fra basket, volley e rugby e si è spostato sul sociale e i Campi Giochi per i ragazzini che stanno sorgendo nel cuore delle maggiori città italiane liberi a tutti.
Buzzavo è rimasto colpito da tre cose in questa trasferta-lampo, come racconta il giorno dopo a Sportal.it che ha visto il potente club turco tornato per la seconda stagione consecutiva nelle Final Four eliminando i campioni d’Europa con un secco 3/0. Una botta tremenda al prestigio degli spagnoli ma tutto fa prevedere che il Fenerbahce, che adesso incontra a Berlino il Laboral in semifinale il 13 maggio, possa diventare il primo club del proprio paese a vincere il titolo europeo.
Il primo pensiero va alla partita importante di Gigi Datome. “Grande personalità, è un punto di forza della squadra, difende, segna, crea spinte positive nel gruppo; poteva scegliere fra diversi club, dopo aver giocato a Boston, ma con un bellissimo gesto alla fine di questa vittoria è andato da Obradovic per ringraziarlo di averlo preso. Da italiano, è stato un piacere doppio fargli i miei complimenti”.
Il secondo flash riguarda la trasformazione tecnica impensabile di Bobby Dixon che ha compiuto 33 anni il 10 aprile e in Turchia quando gioca per la nazionale viene chiamato Alì Muhammad, il nome di Cassius Clay dopo la conversione, scelto dal piccolo giocatore di colore di Chicago per la forza che gli ha dato come personaggio. Anche Bobby Dixon ha giocato per la Benetton. “E’ stato in quattro società che non l’hanno confermato, poi l’ha preso Obradovic, gli ha cambiato ruolo e come play si è trasformato e ha dato alla squadra armonia, convinzione, slancio. Un vero capolavoro”.
Da ultimo, Buzzavo si è trovato a Madrid dentro il vortice della guerra e delle polemiche fra Fiba-Euroleague che registra una presa di coscienza importante di personaggi che hanno fatto la storia del basket internazionale e possono far mutare gli scenari. La FIBA con le sue mosse sembra diventare impopolare. “Parlando con i giornalisti – racconta – Obradovic è stato molto critico con la FIBA: ma chi è questo Baumann, che ha fatto Novak nella vita? Questi vogliono distruggere il poco che è rimasto nel basket europeo”.
Da Madrid sono arrivate due notizie importanti di una rivolta al diktat di Monaco: alla notizia dell’embargo la Lituania avrebbe mandato a quel paese la FIBA mentre l’intera Bundesliga avrebbe deciso di allinearsi sulle posizioni dell’Euroleague, ma lo comunicherà fra 10 giorni, e forse si tratta di una strategia di marketing dettata dal lancio della Final Four di Berlino dal 13 al 15 maggio. Legabasket sta tenendo una linea calda con le altre leghe europee o continua il suo tran tran senza una capacità di relazionarsi col mondo esterno, come ai tempi in cui l’avvocato Porelli e Giorgio Buzzavo furono i firmatari dalla carta con cui si costituì il consorzio delle Leghe Europee.
A Madrid il presidente del Comitato Olimpico spagnolo Alejandro Blanco ha dichiarato di “essere molto preoccupato per l’esclusione spagnola dagli Europei 2017, però convinto che la situazione si risolverà favorevolmente.
“Senza i club non ci sarebbe la pallacanestro, le nazionali rappresentano un paese, se parliamo di Gichi stiamo invece parlando di un Comitato”, ha detto criticando la linea dei falchi dentro il CIO. Lo sport spagnolo in questo momento è sotto indagine da parte del TAD (Tribunale Amministrativo dello Sport) per irregolarità gestionali, specie basket e tennis e probabilmente verrà coinvolto anche il calcio. “Ma anche in questo caso tutto si risolverà velocemente”, ha concluso Blanco. Con le Olimpiadi alle porte si prospetta una specie di amnistia, ma intanto Josè Luis Saez, il presidente del boom spagnolo del basket, indagato per aver gestito in maniera personale, con maneggi e interessi per sé e i famigliari, ha dovuto fare indietro. La denuncia è partita dalla federazione catalana di Barcellona dove è nata e ha sede l’Euroleague.
A cura di ENRICO CAMPANA