Le parole di Ettore Messina
Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria in volata su Brescia: “Nell’ultimo quarto abbiamo giocato un ultimo quarto che sarebbe piaciuto a Cesare Rubini, abbiamo smesso di pensare troppo e mostrato cose migliori. Ovviamente abbiamo messo insieme gente che non si era mai vista assieme in più non avere due playmaker – e dopo si è fatto male il terzo – non aiuta a costruire il gioco. La cosa brutta è che nel terzo quarto e il parziale poteva costarci la partita La cosa bella è che facendo cose più energiche in attacco e in difesa nel quarto periodo abbiamo ripreso in mano la partita. Alla fine potevamo vincerla tutte e due, ma noi avevamo costruito un vantaggio importante che poteva essere decisivo. A meno tre secondi devo riconoscere di aver fatto un errore da principiante, perché dopo il canestro del meno uno avrei dovuto chiamare time-out e avanzare la palla. Purtroppo le scemenze si commettono, mi sono scusato con la squadra, spero non si ripeta più. Finisco epr dire che è stato bello poter onorare due figure come Cesare Rubini e Franco Casalini. Anche la nostra gente è stata molto positiva in questo”.
Su Melli: “E’ stato un giocatore fondamentale, è il nostro capitano, e l’ha dimostrato anche con la Nazionale, e ci ha permesso di avere poi sette minuti del nostro playmaker titolare che ci ha fatto vedere cosa puàò fare. Con lui e Voigtmann abbiamo aperto il campo, avuto più mobilità e creato spazio a Kevin Pangos per creare. Era quello che facevamo anche l’anno scorso con Nicolò e Mitoglou. Per usare di più la presenza in post basso servirà tempo, non so quanto. Ma con il recupero magari anche di Shavon Shields le cose potrebbero migliorare”.
Sulle prospettive: “Vorrei essere ottimista e parlare per iperbole ma sono contento di aver vinto di uno con un buon ultimo quarto. Poi mancavano giocatori, qualcuno ha giocato gare opache, il playmaker titolare ha giocato 14 minuti perché non poteva farne di più, questo può essere promettente ma non vado oltre. Credo che oggi abbiamo capito che siamo in tanto proprio per fronteggiare queste situazioni”.