L’unica certezza per il basket italiano, al momento, è la cancellazione dei campionati, che non riprenderanno neppure quando la pandemia da Coronavirus sarà in parte rientrata.
Più difficile immaginare il destino delle coppe europee.
“È passato un mese da quando abbiamo sospeso le competizioni – ha detto Bartomeu – Dobbiamo aspettare e vedere l’evoluzione della pandemia in ognuno dei nostri paesi, ma dando la priorità a ciò che conta davvero, la salute di tutti. Da quando abbiamo sospeso le competizioni, abbiamo lavorato con grande attenzione per valutare l’impatto della crisi su club, giocatori, economia e comunità. È ancora troppo presto per valutare l’impatto delle sospensioni, e dipenderà se riusciremo a finire la competizione e come”.
“Ovviamente non giocheremo la Final Eight a maggio, e provvederemo al rimborso dei biglietti – ha aggiunto -. Non ho mai parlato con Luca Baraldi della Virtus Bologna o il presidente del Partizan su una Final Eight. Perché il nostro primo obiettivo è chiudere la stagione con l’attuale formato. Il resto sono speculazioni, anche se potremmo dover cambiare il format della competizione, con piani alternativi di giocare in una singola città e giocare la Final Eight al posto dei playoff“.