Come già accaduto in più di un’occasione, l’Olimpia Milano omette di giocare un quarto (il primo), poi tenta una tardiva rimonta e viene sconfitta anche dal Bamberg (84-76), in una sfida tra due squadre eliminate.
Rispetto a quanto accaduto ad Oaka e pur con le pesanti assenze, però, questa volta l’atteggiamento del primo tempo dei biancorossi non è accettabile, così come il parziale di 2-24 subito nella parte centrale del primo periodo, con cui la partita viene decisa. Gli sforzi della ripresa sono sicuramente pregevoli, ma insufficienti per riaprire la sfida. Non basta il miglior Raduljica della stagione, tanti applausi dall’altra parte per l’ex Melli.
A disposizione gli stessi otto (più i giovani) di Atene. I biancorossi che paiono partire con il giusto atteggiamento, andando sul 7-2 con un gioco da tre punti di Raduljica. Poi si spegne completamente la luce per l’EA7: palle perse a ripetizione, tiri forzati, errori difensivi ed il Bamberg piazza un clamoroso parziale di 24-2 in 6’, con 9 punti di Causeur e 5/8 da 3, per volare a +17 (12-29 al 7’).
Kalnietis sblocca i campioni d’Italia con una tripla, dopo quasi sette minuti di abulia complessiva, poi McLean prova a riavvicinare i suoi. Dietro, però, non ci sono contromisure ed i tedeschi si mantengono in completo controllo, raggiungendo anche il +21 (29-51 al 19’) con Nikolic e Staiger.
Un lampo firmato dalla coppia Cinciarini-Hickman, tra i più in difficoltà fino a quel momento, confeziona un 9-0 per riportare l’EA7 a -12, ma è solo una timida illusione, visto che Milano non segna per i possessi successivi e gli ex Melli e Radosevic riportano subito il Bamberg su un confortevole +18.
La squadra di Repesa ha un nuovo sussulto d’orgoglio in avvio di quarto periodo, quando scende sotto la doppia cifra di ritardo (59-66 al 34’) dopo quasi 30’, con un Raduljica molto attivo. L’Olimpia ha anche la palla per tornare a -3, ma fallisce il contropiede con Pascolo, così la tripla di Causeur manda i titoli di coda, per la sconfitta numero 21 della campagna europea milanese.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com