Il trionfo del Cska Mosca. Dopo tante delusioni e rimonte clamorose subite, è tempo di fare grande festa per la squadra di Itoudis, campione d’Europa 2019. Un successo meritatissimo (91-83), arrivato al termine di una partita sempre comandata, molto spesso in doppia cifra, con il contributo di tanti giocatori: da Clyburn (MVP delle Final Four) a Higgins, da De Colo a Hines, così come il nostro Daniel Hackett (7 punti e 5 assist), al suo primo trionfo continentale. Il sogno dell’Anadolu Efes Istanbul si è fermato in finale, ma grandi applausi alla truppa di Ataman, che non ha mai mollato ed ha provato a far tremare i russi fino alla fine, guidata da uno strepitoso Larkin e nonostante la giornata sottotono di Micic e Moerman.
L’avvio della partita è spettacolare, con continui botta e riposta tra le due squadre e la coppia Anderson-Kurbanov protagonista, poi i turchi non trovano più la via del canestro e gli uomini di Itoudis ne approfittano. Si scalda Clyburn, trova la tripla anche Hackett e Higgins firma la prima doppia cifra di vantaggio (17-29 al 9’), con i russi anche a +14 in avvio di secondo periodo. I rimbalzi d’attacco dell’Efes cambiano l’inerzia del match, arrivano cinque punti in fila di Simon e tre liberi di Larkin, praticamente sulla sirena, riaprono tutti i giochi all’intervallo lungo (42-44 al 20’).
L’ex milanese apre la ripresa con la tripla del sorpasso, ma il Cska risponde immediatamente e torna davanti con Clyburn, mentre non paga il rischio di Ataman, con Dunston che commette il quarto fallo prima della metà del terzo periodo. Hines e Higgins riallungano, poi è ancora il numero 21 a piazzare il canestro pesante della nuova doppia cifra di vantaggio russa (52-63 al 27’), prima di un nuovo +14. I turchi trovano un buon finale di periodo e fanno un po’ di paura agli avversari, con un’altra giocata sulla sirena di Larkin, tornando anche a -4 in avvio di ultimo quarto. E’ De Colo a ridare fiato al Cska, con sei punti consecutivi, ma l’Efes non molla ed è ancora a due possessi di ritardo a 2’ dalla fine. A differenza del passato, però i russi non tremano, sono freddi dalla lunetta ed è il francese a far iniziare la festa.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com