Anche per il 2017 come quest’anno in Francia Eurobasket senza frontiere: Finlandia, Israele, Romania e Turchia saranno le sedi dei gironi eliminatori e la Turchia dell’eliminatoria diretta dagli ottavi alla finale. Sono già qualificate le prime sette dell’edizione 2015, nell’ordine Spagna, Lituania, Francia, Serbia, Grecia, Italia e Rep.Ceka. Le altre 17 squadre usciranno dai tornei di qualificazione.
Originariamente l’Ucraina aveva richiesto l’organizzazione dell’evento, ma dopo aver già rinunciato all’Europeo 2015 per l’insorgere del conflitto bellico ha ritirato a sua candidatura per il perdurare dei problemi e la FIBA ha opato per questa soluzione che ha determinato punte-record di interesse con la scelta di Lille, Montpellier, Zagabria, Riga e Berlino dell’ultima edizione. E’ rimasta a bocca asciutta la Polonia, uno dei due paesi a chiedere l’organizzazione in blocco in 4 sedi o in subordine uno dei 4 tornei eliminatori, probabilmete per aver già avuto nell’ambito dell’ultimo qinquennio l’evento (Wroclaw 2009). Ennesima occasione persa dell’Italia, nonostate l’ottima situazione economica della FIP che nonostante il ritorno di Petrucci ha ignorato questa opportunità puntando sul torneo preolimpico per la quale è in pole position anche e non è ancora detta l’ultima parola e la Commissione FIBA sta ispezionando le varie candidature fra le quali ha molte chances anche la Serbia mentre la scelta della Turchia fa cadere probabilmente l’opzione ottomana che era stata avanzata da Istanbul. Inoltre, l’Italia ha organizzato in proprio solo una dele tre edizioni, a Napoli, e poi si è giovata dell’investimento di due gruppi econimic leader dela nazione, la Fiat e nel 91 a Roma quella del Gruppo Ferruzzi. Gli europei mancano nel Bel Paese da 24 anni, un altro dato che getta forti responsabiltà sulla gestione del basket che ha fallito anche nella corsa al mondiale 2014 nonostante il sostegno del CONI (con Petrucci presidente), di Gianni Letta per il Governo Berlusconi e di Lottomatica e Monte dei Paschi. E senza parlare del problema impianti: si vuole l’Olimpiade a Roma mentre il magnifico Palaeur, simbolo dell’Olimpiade ’60 e della nascita del boom italiano continua ad essere estraneo al basket.
A cura di Enrico Campana