Europei 2015, -3, per l’Italia palla a due alle 21 di sabato sera nella magnifica arena di Berlino. Domani il trasferimento degli azzurri in Germania.
Questo il programma della giornata iniziale della giornata di sabato nei quattro gironi:
Girone A – Montpellier (Francia): ore 15 Polonia-Bosnia Erzegovina, 17.30 Israele-Russia, 21 Francia-Finlandia
Girone B – Berlino (Germania): 15 Germania-Islanda, 18 Spagna-Serbia, 21 ITALIA-Turchia
Girone C – Zagabria (Croazia): 15 Georgia-Olanda, 18 Grecia-Macedonia, 21 Croazia-Slovenia
Girone D – Riga (Lettonia): 15.30 Rep.Ceka-Estnia, 18.30 Belgio-Lituania, 21.30 Lituania-Ucraina.
Mancano meno di 4 giorni all’apertura, quest’anno gli Europei valgono doppio perché oltre alle medaglie dei 5 continenti valgono come qualificazione diretta per le prossime Olimpiadi di Rio per 7 squadre: le 3 vincitrici di Oceania (Australia), Afrobasket (Nigeria) e Asia Championship (23 settembre-3 ottobre in Cina), la 1.a e 2.a di Americas Championship (in corso a Mexico City fino al 13 settembre) e di Eurobasket 2015 (5-20 settembre, fase finale a Lille, Francia, con eliminazione diretta a 16 squadre). Poi vanno assegnati anche i 18 posti totali per i 3 tornei OQT dal 5 al 10 luglio 2016 in tre sedi, per completare con gli ultimi 3 paesi il cast di Rio che ha già due qualificate d’ufficio USA e Brasile. Per gli OQT sono già ammesse, secondo i primi risultati, Nuova Zelanda (Oceania) e Angola, Tunisia e Senegal (Africa). Adesso si sta giocando in America, a Mexico City, e sabato l’Eurobasket promette scintille fin dalla prima giornata con Spagna-Serbia, Croazia-Slovenia e Italia-Turchia che potrebbe già essere uno spareggio per un’utile ipoteca per il quarto posto, l’ultimo per andare a Lille.
Siamo in attesa della grande trasformazione dell’attività delle nazionali con la prima edizione della FIBA World Cup sullo stile del calcio prevista per il 2019 in Cina, per cui cambieranno anche i criteri di qualificazione che avverranno non più d’estate ma durante la stagione dei campionati nazionali (a novembre e febbraio per l’Europa) nonostante il problema legato ai giocatori della NBA perchè richiesto dalla nuova cultura globale e capito che il vantaggio ricade anche sulla NBA non solo sui piccoli. Come in un’Olimpiade. Magari però con una compartecipazione agli utili per rimuovere l’ostilità dei falchi dentro il board dei 30 proprietari americani.
Intanto dopo aver perduto il doppio test finale con la Francia (52-76 a Strasburgo, con un parziale di 31/0 a metà gara per i campioni d’Europa, e 63-68 a Colonia) la Germania che organizza in Berlino il cosiddetto girone di ferro (B) degli Europei aprendo le danze sabato alle 15.15 contro l’Islanda, ha comunicato la formazione scelta dall’americano Chris Fleming che debutta nella competizione dopo aver vinto vari titoli col Bamberg. La vera novità, a parte far tornare il Totem Nowitzki ritiratosi ufficialmente due anni fa, sarà lo slovacco Anton Gavel. Strano innesto: una volta acquita la cittadinanza tedesca ha avuto dalla FIBA la deroga per giocare con la nazionale “Made in Deutschland”, nonostante avesse già rappresentato il Paese natio nella qualificazione pre-europea.
Fleming ha lasciato a casa la guardia Akeem Vargas (26, 1,92) precisando che “la decisione è stata difficilissima”. Strano abbia indicato 11 nomi invece di 12 – un particolare sfuggito ai più: sarà questa la ragione della soffertissima scelta tecnica fra l’americano e lo slovacco? Si tratta infatti di due giocatori nello stesso ruolo, come Gavel Akeem gioca point-guard e small guard, entrambi rientrano nello status di giocatore naturalizzato.
Le norme internazionali prevedono un solo rinforzo straniero, anche se a molti è concesso di non rispettarle. Un esempio: nel 2009 per iniziare la scalata ai vertici del continente africano la Nigeria ha disinvoltamente utilizzato ben 9 giocatori “US born” e nessuno ha detto niente. Altra irregolarità flagrante: far giocare Ike Diogu, la star della squadra, nonostante avesse vestito precedentemente la maglia della nazionale statunitense ai Panamericani. Ma si sa che la Nigeria per la geopolitica sportiva è un paese strategico: economicamente potente, in fase di sviluppo, ricco di risorse naturali, controlla l’importante fiume Niger che significa trasporto e commercio fluviale. Ed è la nazione più popolata dell’Africa, divisa fra l’altro al 50 per cento fra cattolici e musulmani.
Tornando al caso-Vargas, “Akeem-no-Dream” è nato il 29 aprile ’90 a Lancaster (California). Arrivato in Germania all’età di 6 anni, ha compiuto una formazione sportiva nel Paese adottivo e vestito la maglia tedesca agli europei giovanili a partire dalla U16. Nel 2009-2010 si è trasferito in America per giocare negli Iowa Lakers. Un anno tornava grandicello per giocare con Tubingen e dal 2013 è un punto di forza dell’Alba Berlino, Fleming sa bene che avrebbe potuto trarre vantaggio giocando davanti al suo pubblico. Ma Gavel è più esperto di basket europeo, più match winner. Più regista all’occorrenza, se Heiko Schaffartzik ha bisogno di un cambio. Il caso, rimasto sotto traccia, conferma comunque la necessità di una liberalizzazione, per evitare la “FIBA Lex”, almeno per i casi in cui la formazione nel paese d’origine sia certificata. Soprattutto alla luce delle invasioni di massa come le attuali di migranti per confltti e carestie. Si auspica invece una regolarizzazione per quanto riguarda la concessione del secondo passaporto “ad usum quattrini” non più a per un solo evento, ma almeno a due-tre onde evitare la marchetta e un mercato che spesso più che grottesco è vergognoso facendo salire la spirale dei costi.
Questa comunque la formazione tedesca che l’Italia affronterà il 9 settembre alle 17.45 senza un giovane di Zirbes e Zirbes: Robin BENZING (Saragozza, 26, 2,08, pf, 95 pres), Anton GAVEL (Bayern Monaco, 31, 1,89 p.g., 7 pres); Niels GIFFEY (Alba Berlino, 24, 2,00, g.f., 29 pres); Alex KING (Alba Berlino, Alba, 200, 30, 27 pres), Maodo L0 (Columbia Un. Usa, 1.92, 23, g, 16 pres); Dirk NOWITZKI (Dallas Mavericks 2,13, 37, f/c 148 pres);Tibor PLEISS (Utah Jazz/NBA 2,18.89 pres), Heiko SCAFFARTZIK) (1,83, pg 1,83. 110 pres), Dennis SCHROEDER (Atlanta Hawks/NBA, 1,88 p.g.22 anni, 16 pres), Karsten TADDA (Brose Bamberg, 1,90 sg, 27 anni, 59 pres), Johannes WOIGTMANN (Fraport Skylinears, c, 211, 22 anni).
Coach Kokoskov, primo serbo ad allenare nella NCAA alterna la sua fortunata carriera nella NBA (la prossima stagione sarà assistente ai Jazz, la sua sesta esperienza come vice in attesa di diventare head coach) e la Georgia in veste di CT. Risparmiato questa volta dalla sfortuna che gli aveva tolto in Slovenia i Dioscuri Zacha Pakulia (ha fatto bene a Milwaukee e giocherà a Dallas) e Toko Shengelia (ha lasciato i Nets per un rilancio col Kuxta Laboral) può essere la sorpresa del girone C con Croazia, Slovenia, Grecia, Macedonia, Olanda) che l’Italia deve tenere d’occhio perchè arrivando fra le prime 4 potrebbe finire dalla parte della Francia (Girone A).
Per Zagabria ha scelto George Tsintsadze, Jacob Pullen (Usa), Manuchar Markoishvili, Duda Sanadze, Besik Lezhava, Levan Patsatsia, Viktor Sanikidze, Tornike Shengelia, Beka Burjanadze, Nika Metreveli, Zaza Pachulia, Giorgi Shermadini. L’Italia è stata terra amica o felice per Pullen, dal debutto con Biella o al ritorno l’anno scorso con Brindisi, Markoisvhili (Benetton e Cantù), il grillo salterino Viktor Sanikidze (Virtus Bologna e Siena), Nika Metreveli che faceva parte del progetto senese della Mens Sana e la torre Shermandini he ha lasciato Cantù per Andora.
TRIESTE- Torneo internazionale, 3.a g: ITALIA-Russia 68-63 (32 D.Gallinari + 10r, 16 Belinelli; 14 A.Zubkov, 1 S.Antonov); Georgia-Michigan State 71-70 (19 G.Shengelia, 12 Z.Pachulia, 12 M.Markoishvili; 17 G.Schilling, 14 B.Forbes).
COLONIA (Germ) – Francia-Germania 68-63 (14 N. De Colo, 13 A.Diot + 8a, 12 M.Gelabale; 16 D.Schroeder, 10 D.Nowitki).
SARAGOZZA (Spa) – Spagna-Rep.Ceka 81-68 (18 P.Gasol + 12r, 16 N.Mirotic , 9 P.Aguilar; 14 T.Satoransky, 14 J.Vesely)
POLONIA – Torneo di Bydgosczs. Polonia-Libano 76-59 (12 P.Karnowski, 10 A.Cel + 11r); 19 A.Haidar, 11 W.Araki); Polonia-Belgio 72-52 (16 D.Kulig, 14 A.Waczynski, 8M.Gortat; 11 M.Lojeski, 10 P.A.Gillet); Belgio-Islanda 86-46 (21 M.Dezeeuw, 10 M.Lojeski; 12 H.Baerggsson, 9 J.Siguardsson); Islanda-Libano 96-75 (24 M. Hermannsson, 23 H.Palsson; 18 A.Haidar, 16 A.Ibrahim)
A cura di ENRICO CAMPANA