Iniziano con il piede sbagliato le semifinali per l’Olimpia Milano. I biancorossi pagano un tremendo blackout nel terzo periodo (10-28) e vengono sconfitti per 84-77 dall’Umana Venezia in gara 1, con già la necessità di non sbagliare sabato per portare la serie immediatamente in parità. La squadra di Repesa trova risposte solo da Sanders e dal primo tempo di Batista, mentre gli esterni non fanno mai canestro, pagando anche troppe palle perse ed soprattutto gli errori difensivi. Gli ospiti restano bene in partita nel primo tempo, poi azzannano il match, con una bella prova di squadra, in cui si fanno notare a turno Ortner, Ejim, Green, Bramos e qualche ottimo lampo anche di Tonut.
I biancorossi partono forte, andando con costanza vicino a canestro e ricevendo dividendi importanti dalla coppia Sanders-Batista (11-3 al 3’), però sono gli unici precisi in attacco ed i lagunari subito si riportano sotto, con un parziale di 9-0, sulle ali di un ottimo Tonut. La gara diventa così molto equilibrata, con la precisione dall’arco ed i rimbalzi in attacco degli ospiti, mentre l’EA7 ritrova il suo gioco vicino ai tabelloni in avvio di secondo periodo, coinvolgendo anche Macvan. Tante perse da ambo le parti (19 in totale al 18’), anche non forzate dalle difese, mentre un parziale di 8-0 per chiudere il primo tempo, manda la squadra di Repesa all’intervallo lungo sul 43-38.
La ripresa, però, si apre nel peggio modo possibile per i padroni di casa: terzo fallo di Batista, palle perse banali, 9-0 Reyer e due timeout del coach croato in 3’26”. La siccità offensiva biancorossa però prosegue, sbagliando tante triple aperte, mentre i lagunari ne approfittano ed allungano con Green ed Ortner (43-54 al 26’), mentre la difesa milanese fa acqua da tutte le parti. Dopo 6’02” si sblocca il punteggio EA7 con i liberi di Simon, ma gli ospiti hanno preso fiducia e continuano a martellare il canestro, raggiungendo addirittura il +15 (49-64 al 29’), con Bramos e Krubally. Il solo Sanders produce qualcosa per l’Olimpia, però dietro continuano gli errori, puntualmente puniti e la squadra di De Raffaele scappa fino al +17. L’EA7 si sveglia troppo tardi, piazza un 12-1, ma vale solo il -6 a 1’30” dalla fine e Venezia, tra qualche protesta per alcuni fischi dubbi della terna, chiude dalla lunetta. Per Milano è già tempo di rincorrere.
In collaborazione con basketissimo.com