“Un appuntamento speciale”, così Giorgio Armani definisce questa serata. Ed proprio così, 80 anni di leggende biancorosse al centro del parquet del Forum o con un messaggio sul nuovo cubo elettronico, come quello toccante di Bill Bradley: “Non posso essere presente, ma il mio spirito non smetterà mai di essere con voi”. Una festa bellissima e ben riuscita, aperta da una serie di ricordi proiettati sul cubo per le varie epoche biancorosse: dagli albori firmati Gamba e Pieri, i duelli Meneghin-Kenney degli anni ’70 alla Banda Bassotti, passando per il tuffo di McAdoo, alla doppietta di Nando Gentile, per arrivare all’ultimo tricolore firmato dal figlio Alessandro.
Poi prende la parola coach Dan Peterson, con il classico “amici sportivi” ed il parquet dell’impianto di Assago, gremito da 12.331 spettatori, si popola di storia: entrano nell’ordine Gamba, Pieri, Vianello, Vittori, Ongaro, Iellini, Cerioni, Bariviera, Bianchi, Ferracini, Gallinari, Boselli, Pittis, Riva, N.Gentile, Portaluppi, Fucka, Premier (re dell’applausometro), Rocca, Gabetti, fino al venerato patron Armani, che viene premiato da Petrucci e Malagò con il trofeo per l’ingresso dell’Olimpia nella Hall of Fame italiana. Tanti abbracci e battute, come quella di Meneghin a Kenney: “Ora ci possiamo sfidare solo davanti ad un bicchiere di vino rosso”. Ed è tripudio tra il pubblico del Forum.
C’è anche una partita, anche se pare solo un contorno, e l’EA7-Emporio Armani deve sudare le cosiddette sette camicie per avere la meglio sulla Manital Torino (94-90), al supplementare, nel giorno del rientro di capitan Gentile. Una partita nata sotto una cattiva stella, con una squadra distratta e con palle perse a ripetizione, mentre dall’altra parte White, Mancinelli ed Ebi tengono sempre gli ospiti a contatto. Non ci sono grandi vantaggi, al massimo 5 punti da ambo le parti, prima dell’allungo piemontese a metà del quarto periodo, con un parziale di 11-0, con cui c’è la fuga sul +9 (65-74 al 36’). L’Olimpia reagisce e piazza un 12-3, per il pareggio a quota 77 a 47” dalla fine: air ball di Mancinelli, botta e risposta Sanders-Dyson, poi McLean non trova il canestro sulla sirena ed è overtime. Dove Milano sfrutta la differente profondità di roster, apre con un 8-2 firmato Lafayette e Sanders, la chiude con Simon, portando a casa partita e primato solitario almeno per una notte. E la festa è completa.
In collaborazione con basketissimo.com