Alessandro Gentile è pronto a scendere in campo per la serie di semifinale contro Venezia, con il solito peso di responsabilità sulle spalle: “Fa parte del mio ruolo, ne sono consapevole e accetto tutto. Li sento i commenti negativi e le critiche. Quando perdiamo spesso è colpa mia perché sono egoista, quando vinciamo magari è perché sono infortunato e senza di me la squadra gioca meglio. Ma dopo 5 anni in questa città e in questo club sento di non dovere più dimostrare nulla”.
“Quest’anno non ci è girata tanto bene, anche se abbiamo vinto la Coppa Italia dopo 20 anni di astinenza e puntiamo a vincere lo scudetto come obiettivo primario”.
“Spero che dall’altra parte del tabellone passi Reggio Emilia, così posso affrontare mio fratello Stefano. Lo scudetto comunque vada resterebbe in famiglia”, conclude alla Gazzetta dello Sport.