Per la prima volta un manager italiano ha vinto la Coppa dei Campioni con una squadra estera. Nel Fenerbahce Maurizio Gherardini è il Responsabile delle Operazioni, come nella NBA si definisce la figura tecnica che gestisce il mercato e decide la squadra assieme al coach che ha ovviamente l’ultima parola. L’affatato sodalizio fra il manager forlivese e Zeljko Obradovic nato ai tempi di Treviso si è ricomposto tre anni fa, dopo percorsi diversi: Gherardini in Canada come vicepresidente dei Raptors (NBA) e poi direttore generale della nazionale canadese, conoscenze nei quattro angoli di mondo, un inglese perfetto come quello di Obama, invece il coach serbo dopo la sua lunga stagione al Panathinaikos si prende un anno sabbatico e decide di rientrare in Turchia dove serve una figura che sappia rimettere assieme i cocci dopo il passaggio di Pianigiani. Per Obradovic la sicurezza di avere a fianco un amico che non ama la ribalta e la polemica, un diplomatico fine, che conosce come le sue tasche il mercato NBA e quello europeo. Questo know-how ha pagato con la scelta di Epke Udoh, testa n.6 2010 di Golden State MVP della finale e il più completo giocatore americano.
– Gherardini, il 23 marzo perdete a Madrid e finite al 5° posto e il 19 maggio lo battete nettamente in semifinale, il segreto di qesta metamorfosi?
“La stagione e’ “girata” poco meno di due mesi fa e non so quale magia il coach abbia usato…… Eravamo stati abbastanza altalenanti: da una parte la (di)gestione dell’incredibile sconfitta nella finale con il CSKA dello scorso anno (una partita ormai vinta diveta una sconfitta nel tempo supplementare, nda), dall’altra una chimica di squadra che faceva fatica ad essere così’ brillante come 12 mesi prima a causa dei diversi infortuni importanti che abbiamo subito: Bogdanovic ha perso 3 mesi di Eurolega, Kalinic e Sloukas sono stati fuori 6/7 settimane, lo stesso Datome ha faticato a rientrare dall’operazione al gomito dell’estate dopo la sua esperienza in Nazionale,e questo solo per elencare gli infortuni più’ importanti……Dovevamo andare a giocare a Bandirma, contro il Banvit, una squadra che sta facendo una bellissima stagione, vittoria nella Coppa Turca, Finale in Champions League, e che gioca su un campo difficile da espugnare: penso che il coach abbia fatto la domanda: “Vediamo se siamo pronti a fare qualcosa di importante qui a e anche dopo per arrivare a vincere le F4 ?….” Sta di fatto che abbiamo dominato la partita e da allora non abbiamo più perso…….ritrovando quella brillantezza perduta ed acquistando fiducia. Il fatto poi di avere tutti,finalmente rientrati dai diversi infortuni ha aiutato moltissimo, naturalmente, anche per nasconderci agli avversari che, in fondo, ci hanno “studiato” a roster completo solamente 7 partite su 30 della stagione regolare di Eurolega”
– Come ha fatto ad arrivare per primo a una star come Epke Udoh un anno e mezzo fa, e battere la concorrenza dei potenti club europei?
“Udoh.. è sempre utile cercare di studiare i giocatori e seguirli anche quando….non giocano, o non giocano abbastanza. L’ avevo seguito spesso Udoh quando ai tempi dell’università giocava a Baylor ed io ero a Toronto ai Raptors. E l’avevo sempre apprezzato. Una volta che la NBA non sembrava più un’opzione concreta per lui , abbiamo cercato di fare il possibile per convincerlo a venire qui”
– Altro colpo Gigi Datome che pare avesse un’offerta di Milano che nel cambo di allenatore ha perso del tempo..
“Non sapevo se e con chi Datome stava trattando. Abbiamo avuto la possibilità’ di incontrarci e, soprattutto, di far sì che Gigi incontrasse il coach: il “feeling” è stato immediato, la sua decisione pure”. (E’ Gigi che l’ha definito Il Mourinho del basket, nda)
– Quando si conquista un trofeo tanto importate le dediche sono d’obbligo.
“La prima dedica va alla famiglia e a come mi hanno supportato e sopportato. La successiva va a tutte quelle persone che dagli inizi di Forli fino ad oggi mi sono state vicine e dalle quali ho ricevuto tanto…..ma a questo punto l’elenco sarebbe troppo lungo”
– E’ stato un successo storico di un grande club o qualcosa anche più importante?
“Dopo il successo c’è stata la parata in città, oltre 150,000 tifosi ad abbracciare la squadra. Incredibile!!”
– La stagione però non è ancora finita.
“La Superlega dovrebbe finire verso il 22/24 giugno o giù di lì…. Abbiamo uno scudetto da difendere!”