Le parole di Giacomo Devecchi
Intervistato da Giampiero Marras sul “Corriere dello Sport”, Giacomo Devecchi ha commentato il traguardo delle 800 partite giocate in carriera con la canotta della Dinamo, cercando paragoni con il passato: “Il paragone più azzeccato potrebbe essere con Tonolli, che ha disputato 20 stagioni con la Virtus Roma. E se parliamo di calcio, da milanista penso a Paolo Maldini, uno al quale mi sento vicino. Di sicuro ci accomuna il senso di appartenenza e l’orgoglio di far parte della propria società”.
Tra le varie promozioni e trofei vinti in biancoblu, Devecchi non ha dubbi sullo scegliere il migliore: “Il trofeo più sorprendente è stato lo scudetto, qualcosa di indescrivibile”.
Soprannominato il “Ministro della Difesa”, Jack ha poi ricordato quali sono stati i duelli più belli affrontati in carriera: “Tra i duelli più belli quelli con Alessandro Gentile nelle semifinali dei playoff scudetto contro Milano. L’avversario più difficile direi Langford col suo step-back immarcabile, ma chi mi ha stupito è Deron Williams, ex Utah e New Jersey, andato al Besiktas durante il lockout della Nba nel 2011. Lo affrontai in amichevole e provai anche a marcarlo tutto campo ma lui sembrava passeggiare senza sforzo, come fosse al campetto”.
Devecchi chiude sottolineando il rapporto profondo che ha ormai con Sassari e la Sardegna: “A un camp ho incontrato un ragazzino che mi ha detto di essersi appassionato al basket dopo averci visto vincere lo scudetto. E poi durante il lockdown una signora in centro a Sassari mi disse: in questo momento di difficoltà e tristezza meno male ci siete voi che ci date energia”.