Il presidente della Fip, ancora al settimo cielo per la qualificazione alle Olimpiadi, non è pago.
Il presidente della Fip Gianni Petrucci in un’intervista a La Nuova Sardegna ha parlato del ritorno dell’Italbasket alle Olimpiadi: “Ci speravamo, sì, eravamo sfavoriti e nessuno ci accreditava ma qualcosa già si vedeva. E’ successo, ed è straordinario che sia successo in un palazzetto storico come quello di Belgrado. Doveva esserci un numero limitato di spettatori invece era strapieno e noi abbiamo dominato. Ci fischiavano ad ogni azione e alla fine ci hanno applaudito. È stato affascinante, una grande gioia: l’Italia del basket toma alle Olimpiadi dopo 17 anni”.
Le ambizioni per Tokyo: “Mi aspetto che vogliano andare il più avanti possibile, anche se nel nostro girone sono tutte toste. La Nigeria ha tanti Nba e non va sottovalutata la Germania, è molto forte. Un girone durissimo, e non facilmente abbordabile, come sostiene qualcuno. Ma abbiamo una buona squadra. Non dico che prenderemo una medaglia, magari… Sono realista, ma in punta di piedi e senza esaltarci possiamo toglierci delle soddisfazioni. Siamo un gran gruppo con un grande leader, Nicolò Melli“.
La conferma del ct Meo Sacchetti: “Sacchetti è un allenatore amato, ed è affiancato da tre grandi allenatori di serie A. L’ho confermato per un altro anno. Dicevano che era fuori, i giornalisti sanno sempre tutto ma li ho smentiti, confermandolo prima della gara con la Serbia. Sono un genio? O un pazzo? Ma forse alla fine sono solo fortunato”.