Il limite della capienza per i palazzetti italiani preoccupa i vertici di basket e volley.
Manca poco all’inizio dei campioneti di pallacanestro e pallavolo in Italia, e cresce sempre più la preoccupazione per la sostenibilità di sport che, al momento, devono accontentarsi di introiti limitati a livello di biglietti vendui (la capienza massima per i palazzetti è del 35%).
Una situazione che ha portato il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, quello di Legabasket Umberto Gandini, il presidente della Lega nazionale pallacanestro Pietro Basciano, la consigliere della Lega femminile Edvige Cavallini, il presidente della Federazione pallavolo Giuseppe Manfredi, il presidente della Legavolley maschile Massimo Righi e il vice presidente della Lega femminile Giuseppe Pirola a prendere una posizione ferma e decisa.
Proprio Petrucci, nel corso di un forum organizzato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ha lanciato in prima persona nuovo grido d’allarme: “In questo dibattito, alla fine tutto si riduce a quello che stabilisce il Cts come se fosse un organo infallibile. E quando chiediamo spiegazioni o giustificazioni nessuno risponde. Tutti giocano a nascondino. I club così fanno fatica ad andare avanti, ma dietro a questa emergenza c’è un aspetto anche peggiore ovvero la disaffezione dei tifosi che non vengono più al palasport”.
“Il basket senza pubblico ha perso un bacino di 75mila giovani che potevano essere reclutati, vuol dire saltare a piedi pari una generazione. Perciò chiediamo subito il 50% per arrivare a breve al 100% degli ingressi. La metà degli spettatori non basta. Dobbiamo riaprire tutto! Anche parti politiche della maggioranza nonché la Conferenza delle Regioni si sono espressi in questo senso” ha concluso il numero uno della FIP.