Riposava l’Argentina dopo due grandi risultati contro il Portorico e il Canada “versione NBA”, vittorie che hanno santificato una volta di più i due totem della squadra di Sergio Hernandez, Luis Scola e Andrea Nocioni L’attenzione si è quindi spostata tutta sul Messico che sostenuta da 15 mila spettatori nel bellissimo impianto dell’Olimpiade ’68 ha stroncato con una difesa asfissiante un Brasile rimesso in corsa dopo il ko iniziale con l’Uruguay.
Il coach granadino Valdeolmillios che ha portato due anni fa i centro-americani al primo successo nella storia della Coppa delle Americhe ha elogiato la sua difesa che ha permesso di neutralizzare Marquinhos, il tiratore, di un Brasile orfano dei giocatori NBA e ha puntato a inserire nel quintetto Guillerme Giovannoni, il 35enne giocatore di origini italiane apprezzatissimo negli anni della Virtus Bologna. Ma la differenza l’ha fatta Gustavo Ayon, il gigante messicano che ha lasciato la NBA per la Spagna riuscendo ad arrivare al tetto della popolarità nell’ultima stagione, uno dei principali artefici della tripletta del Real Madrid e la riconquista del titolo europeo.
“Gus” ha segnato 27 punti, con 15 rimbalzi e 5 recuperi, è lui assieme a Luis Scola il gigante di questa manifestazione che manda due squadre a Rio.
Oltre ad Argentina e Messico, sorprende anche il Venezuela a punteggio pieno grazie anche al calendario. Dopo Cuba ha battuto però il Portorico, una squadra ambiziosa, che sta deludendo il suo famoso coach Rick Pitino mancando di un centro vero. Il tatuatissimo Rolando Balkmann, cresciuto nei quartieri poveri di New York, è troppo solo, ha lottato ma dopo aver rotto un canestro si è bloccato. Con 3 triple il debuttante Juvenger Vargas, il più giovane del trio Vargas, i venezuelani hanno trovato il martello per il colpo del ko agli avversari.
Jay Triano, il coach dei canadesi, dopo il ko con i marpioni argentini, ha richiesto e ottenuto un pronto riscatto ai suoi giovani giocatori , tutti in carriera nella NBA e con Andrew Wiggins, la star di Minnesota, con la sua incredibile facilità di giocato a dare pennellate al gioco. La carica nervosa e la concentrazione hanno permesso di superare i 100 punti col contribuito in punti di tutti i 12 giocatori.
Spazzata via dai nordamericani che possono solo crescere ed esplodere in semifinale, per Cuba il destino è già segnato con 3 sconfitte, mentre il Canada dove il neo-canturino Brady Heslip dimostra capacità balistiche incredibili (11 punti, altri 3 canestri su 4 tentativi) affronta oggi per ipotecare il secondo posto il Venezuela di Nestor Garcia, il popolare coach argentino soprannominato Il Che per le sue molteplici esperienze.
All’ultima spiaggia la squadra dominicana di Edgar Sosa e di James Padilla Feldeine si è risollevato battendo Panama e potrebbe passare alla fase successiva grazie al confronto diretto. I due giocatori del campionato italiano hanno segnato 27 punti in due, e dal loro estro dipendono le sorti della squadra di Kenneth Aktinson.
Questi i capitani delle 10 formazioni:
Argentina, LUIS SCOLA (35 anni, 2,04, pf, Toronto Raptors/NBA); Brasile, VITOR BENITE (25, 1,90, sg, Murcia/Spa); Canada, CORY JOSEPH (24, 1,93, pg, Toronto Raptors/NBA); Cuba, WILLIAMS GRANDA (30, 1,90, sf, Tabarè/Ur), Rep.Dominicana, EULIS BAEZ (33, 1,98, f, Gran Canaria/Spa); Messico, GUSTAVO AYON (30, 2,06, c, Real Madrid/Spa); Panama , MICHAEL HICKS (39, 1,91, f, Hebraica Maccabi/Ur); Portorico, JOSE JUAN BAREA (31, 1,80, g, Dallas Mavericks/NBA), Uruguay, MAURICIO AGUIAR (32, 1,99, sf, Regatas Corrientos/Arg); Venezuela, JOSE VARGS (33, 1,96, Marinos de Azotaegui/Ven).
Questa è la 17esima edizione del Campionato delle Americhe (FIBA Americas Championship) che nell’ultima edizione (2013) ha visto il primo successo del Messico, secondo il Portorico e terza l’Argentina. Gli Stati Uniti hanno vinto 6 volte e perso solamente una volta per mano del Portorico che è al secondo posto come titoli (4) davanti a Brasile (3), Argentina (2) e Messico (1). Hanno conquistato la medaglia d’argento il Canada in due occasioni (nell’80 contro Portorico e nel 2003 con gli Usa), Uruguay (nell’84 perdendo col Brasile) e Venezuela (nel ’92 contro gli USA). Al di fuori di questi paesi, solo la Rep.Dominicana ha vinto un bronzo.
Il torneo consta di una fase eliminatoria di due giorni di 5 squadre (20 partite totali, 31 agosto-4 settembre): due gare giornaliere, una squadra riposa a turno, la 5.a classificata viene eliminata. Avanzano le prime 4 dei due gironi portandosi i risultati dei confronti diretti nella Seconda Fase (16 gare, 6-9 set) per decidere le semifinaliste ( 1.a contro 4.a, 2.a contro 3.a). Le finaliste sono qualificate direttamente ai Giochi. Altre 3 squadre (3.a, 4.a 5.a) vengono promosse all’OQT, ma se il Brasile è fra le prime 5 essendo già qualificata per i Giochi libera un posto alla 6.a, come deciso dal Central Board della FIBA il 9 agosto.
FIBA AMERICAS CHAMPIONSHIP (10 squadre, 2 gironi, 2 qualificate per Rio, dal 3° al 5° OQT)
QUALIFICAZIONI:
GIRONE A – 1.a g: URU-Bra 71-57; Mex-Dom 84-66. Rip. Panama. 2.a g: PAN-Uru 78-71; BRA-Dom 71-65. Rip. Messico 3.a g.: DOM-Pan 83-66 (16. J.Feldeine, 13 E.Baez, 11 E.Sosa; 16 J.Lloreda + 10 r, 15 Y.Ayarza); MEX-Bras 66-58 (27 G.Ayon + 15r 5rec, 14 J.Gutierrez; 23 V.Benite tl 10/12, 3/4 da 3). Rip. Uruguay.
Classifica: 2/0 Mex; 1/1 Pan, Uru; 1/2 Dom, Bras.
GIRONE B – 1.a g: Ven-Cub 73-52; Arg-Pur 91-86. Rip. Canada. 2.a g: Arg-Can 94-87; Pur-Cub 91-61. Rip. Venezuela.
Classifica: 2/0 Arg, Ven; 1/1 Can; 1/2 Pur; 0/3 Cub.
CALENDARIO (si gioca alle 12, 14.30, 18, 20.30, +6 ore di fuso con l’Europa). 3 set, 4.a g: Uru-Dom (A); Arg-Cub (B); Can-Ven (B); Pan-Mex (A), riposano Brasile (A) e Portorico (B); 4 set, 5.a g: Ven-Arg, Bra-Pan, Pur-Can, Mex-Uru.
A cura di ENRICO CAMPANA