Tel Aviv. Batte forte il grande cuore dell’Italia, che supera la Georgia 71-69 dopo 38 minuti di dominio e due di “superficialità”, come li ha definiti coach Messina. Il successo sui georgiani spalanca le porte degli ottavi finale, già aperte ieri sera, verso la sfida contro la sorprendente Finlandia (sabato 9 settembre). Il terzo posto nel girone dietro Lituania e Germania con tre vittorie e due sconfitte conferma che l’opaca prova contro i tedeschi è stata solo una serata storta in un percorso più che positivo.
Così coach Messina: “Una vittoria importante, giocata sempre bene eccetto gli ultimi due o tre minuti, quando abbiamo perso qualche palla di troppo e siamo stati un po’ superficiali complicandoci la vita. La cosa bella è il piglio con cui la squadra è entrata in campo stasera dopo la delusione di ieri contro la Germania. E se non facciamo solo 7/16 ai liberi magari la vinciamo di 10 punti. Cose molto buone anche stasera dalla panchina con Filloy, Biligha e Baldi Rossi. Sono molto contento, siamo dove volevamo essere, ovvero a Istanbul. Questi ragazzi hanno lavorato sodo per tutta l’estate e meritano credito e rispetto”.
Italia e Georgia scendono in campo avendo obiettivi chiari. Gli Azzurri giocano per il terzo posto nel girone, che significherebbe evitare l’imbattuta Slovenia. I georgiani cercano i due punti per qualificarsi agli ottavi senza dover dipendere dal risultato di Israele-Ucraina.
Dopo lo stop subito dalla Germania, l’approccio alla gara è pressochè perfetto: in 10 minuti la Georgia sbatte continuamente contro il muro difensivo approntato da coach Messina. Pachulia e soci mettono insieme, a fatica, la miseria di 10 punti (6 dalla lunetta). In attacco sono fuochi d’artificio con le triple di Datome, Belinelli, Hackett e Filloy. Il 60% da dietro l’arco condanna la Georgia a un handicap di 17 punti nel solo primo quarto (27-10). La seconda frazione sembra riaprirsi così come si era chiusa la prima anche per il tecnico a Pachulia, frustrato dopo l’ennesima splendida difesa di Melli (33-15) ma di lì in poi l’Italia accusa una vistosa flessione. La Georgia si appoggia a Shermadini, Shengelia e Dixon per costruire il 15-0 che riapre i giochi (33-30). Compatta e concentrata, l’Italia riordina le idee e chiude il primo tempo avanti di 8 (38-30). E’ il preludio a un’ottima terza parte di gara, condotta con grande serenità e convinzione nei propri mezzi. Cusin giganteggia sotto canestro, Aradori serve assist deliziosi che Datome e Belinelli trasformano in bombe pesantissime. Dixon è l’unica ancora di salvezza della Georgia, che chiude il trentesimo minuto sotto di 11 (58-47). Tutto si complica nell’ultima frazione: avanti fino a tre minuti dalla fine, gli Azzurri si inceppano all’improvviso sotto i colpi del play avversario. In un attimo tutto il bottino accumulato viene dilapidato: Dixon accorcia e poi sorpassa (68-67). Gli ultimi secondi sono da batticuore: Hackett entra con energia e ci riporta avanti a 17 secondi dalla fine, Aradori sbaglia un libero e nell’azione successiva Dixon fortunatamente non trova la tripla che avrebbe fatto esplodere i tanti tifosi georgiani. Ancora Aradori (1/2 ai liberi) per il 71-68 e ancora Dixon in lunetta. L’americano mette il primo libero e sbaglia di proposito il secondo per permettere ai suoi di prendere il rimbalzo. Il gioco riesce ma Shermadini non ha fatto i conti con Datome, che lo stoppa sul più bello dando la vittoria all’Italia.
Domani in mattinata il trasferimento a Istanbul per le fasi finali dell’EuroBasket. Sulla strada degli Azzurri la sorprendente Finlandia, che in casa a Helsinki ha chiuso il proprio girone al secondo posto dietro la Slovenia (5/0) ma prima della Francia (3/2).