Si comincia con la domanda, fisiologica sulla buona partita di Raduljica: “Meglio tardi che mai con Miro, ma non basta giocare un quarto bene per cambiare un’impressione che non è stata buona fino adesso”. La sconfitta ha sinistre somiglianze con le precedenti: “Mi dispiace perché abbiamo perso nello stesso modo in cui avevamo fatto con la Stella Rossa. Abbiamo vinto tre quarti e perso il primo con un break pesante e decisivo”.
Anche le cause sono le stesse: “Non siamo rientrati in difesa, non abbiamo parlato, abbiamo finito con tre falli il primo quarto e nessuno era arrabbiato. Ho speso due timeout per lottare con tutti e qualcosa si è visto dal secondo quarto in poi, ma quando si va sotto di quindici è difficile recuperare”. Serve un cambio di rotta soprattutto mentale su tutta la linea: “Chiedo a Raduljica e non solo a lui di essere intensi su entrambi i lati del campo, perché bisogna essere aggressivi dal rimbalzo d’attacco. Non abbiamo perso perché abbiamo sbagliato un canestro facile o perso palloni magari scioccamente, ma solamente perché non siamo stati aggressivi per quaranta minuti”.
Gli infortuni e le assenze ci sono, ma non devono essere un alibi: “Non voglio trovare scuse, voglio solo cambiare una mentalità che non va bene. Per noi deve essere un privilegio giocare l’Eurolega e non possiamo partire nelle analisi dalle attenuanti”. Miroslav Raduljica nonostante la buona prestazione non si ritiene soddisfatto: “Abbiamo dimostrato di poter giocare con energia e intensità. Il secondo tempo è stato molto migliore del primo, così come la mia prestazione, ma non posso essere contento perchè abbiamo perso la partita”.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com