Arriva a quota nove la serie nera di sconfitte consecutive per l’Olimpia Milano, però quello di Istanbul è un ko diverso, rispetto a quelli disarmanti delle passate settimane. I campioni d’Italia danno finalmente segnali di vita, restano in partita fino ai secondi finali sul campo del Fenerbahce e vengono battuti (86-79) solo allo scadere, quando Nunnally trova il canestro decisivo.
C’è un grande Kalnietis nel primo tempo (20 punti), il solito produttivo McLean, finalmente delle giocate positive di Raduljica ed un Fontecchio con la faccia tosta, in campo nei minuti decisivi della partita. Tra i turchi ritrova la sua miglior serata proprio oggi Datome (17) e c’è un Udoh dominante nella ripresa.
I segnali arrivano sin dai primi secondi del match, quando i biancorossi mostrano la faccia giusta, sui due lati del campo. C’è un Kalnietis caldissimo ed i tricolori sono sempre a contatto, nonostante dei canestri inventati dalla squadra di casa (Datome compreso) e con il rammarico di qualche errore su tiri facili, che avrebbero potuto dare un vantaggio interessante.
Senza Sanders e con Pascolo in panchina per onor di firma, dopo i malanni avuti ieri, Repesa è costretto al quintetto piccolissimo, con minuti importanti anche per Fontecchio, però l’EA7 c’è e resta sempre a contatto, con un ottimo McLean. Il Fenerbahce sale di tono, scappa a +7, ma due triple di Mantas rimettono tutto in equilibrio.
Il momento positivo dei campioni d’Italia prosegue anche in avvio di ripresa, quando ci sono segnali di vita anche da Raduljica e Hickman piazza cinque punti in fila, dando il +6 (44-50). Torna a farsi sentire Datome e sono i punti dell’azzurro a rimettere in partita i turchi, che iniziano a trovare il contropiede e le schiacciate di Udoh (63-58 al 30’), mentre l’EA7 si blocca completamente in attacco.
I turchi arrivano a +7 in avvio di quarto periodo, però Milano reagisce nuovamente, finalmente con le giocate di un Raduljica positivo, l’energia di Fontecchio ed i liberi di Kalnietis per il 71-71 a 5’ dalla fine. E’ un arrivo in volata e l’EA7 è ancora a -1, con la penetrazione dell’ex Virtus, ma si dimentica di Nunnally e l’ex Avellino punisce da 3, poi Dixon e Kalinic la chiudono. Peccato, ma almeno c’è vita a Milano.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com