E’ della Sidigas Avellino il big match del turno in Serie A. La formazione irpina domina il posticipo ed infligge la terza sconfitta stagionale in campionato all’Olimpia Milano (80-68), tutte subite in trasferta contro le designate rivali scudetto. C’è una differente energia tra le due squadre, con i padroni di casa decisamente più aggressivi e con voglia di portare a casa i due punti, mentre i biancorossi pagano probabilmente anche lo sforzo del durissimo doppio turno europeo. Sono Krylo Fesenko (20 punti, 11 rimbalzi e 11 falli subiti) e Joe Ragland (18 con 4/5 da 3) i giocatori decisivi, mentre l’EA7 paga anche una giornata molto difficile al tiro da tre punti ed arriva al massimo a -5.
Repesa lascia a riposo Hickman, mentre Sacripanti ritrova Ragland e lo fa partire subito in quintetto, trovando un avvio molto ordinato da parte del suo playmaker. I campioni d’Italia invece non hanno la giusta energia e subiscono l’aggressività degli irpini, con un Fesenko inarrestabile vicino a canestro e le precise conclusioni dall’arco. Così la Sidigas doppia l’EA7 in chiusura di primo quarto (30-15 al 10’), con 11/14 dal campo, mentre ci vuole l’ingresso della coppia Kalnietis-Pascolo per portare in partita i biancorossi, che riescono a rientrare a -5 (38-33 al 16’), ma falliscono tutte le conclusioni aperte dall’arco. Ed il finale di tempo è firmato Ragland, così i padroni di casa tornano a +11.
Le percentuali irpine non accennano a scendere, anzi Avellino apre la ripresa con 3/3 da 3 con Obasohan e torna al massimo vantaggio, mentre l’Olimpia diventa un po’ troppo frettolosa in attacco e la squadra di casa resta in completo controllo del match, sempre attorno ai 15 punti di vantaggio. La formazione di Repesa tenta il massimo sforzo per riaprire il match a cavallo dell’ultimo intervallo, quando piazza un parziale di 12-0 e si riavvicina fino a -5 (65-60 al 35’). Ma non è serata, perché un gioco da 4 punti di Green ed uno da 3 di Ragland riportano i padroni di casa in doppia cifra di vantaggio e chiudono di fatto i conti. nonostante qualche tentativo finale firmato McLean.
In collaborazione con basketissimo.com