La partitissima della Virtus Segafredo Arena, quella che ha riportato la stagione regolare sulle reti generaliste Rai, è un assolo della Virtus, che nella ripresa doma una Milano prevedibile e troppo statica, imponendosi per 83-70 dopo un match pressoché sempre condotta, a parte un passaggio a vuoto nel secondo quarto, e definitivamente controllata nella ripresa. A parte un buon Sergio Rodriguez (19 e 5 assist) e qualcosa da un Vlado Micov a intermittenza (16 ma con 3/10 dal campo), all’Olimpia mancano troppi uomini all’appello sotto il punto di vista del rendimento. Al contrario la Virtus ha un ottimo apporto dai suoi uomini migliori: i serbi Teodosic (15 e 6 assist) e Markovic (8 e 11 assist) e i lunghi Hunter e Gamble, rispettivamente a quota 19 e 13.
Messina, applauditissimo all’ingresso in campo dal pubblico di Bologna, decide di partire con capitan Cinciarini dal primo minuto insieme a Roll, Micov, Scola e Tarczewski. L’avvio è contratto, con Teodosic da un lato e Scola dall’altro molto coinvolti, ma dopo Tarczewski che impatta a quota otto le Vu Nere fanno la voce grossa sotto canestro con Gamble e Markovic, toccando il +7. Due triple di Rodriguez scuotono Milano, ma al 10’ è +4 Bologna. La squadra di Messina inizia con un buon piglio il secondo quarto, piazzando un parziale di 10-0 che vale il primo vantaggio con Cinciarini e Gudaitis, ma la Virtus rientra in ritmo con Markovic e Ricci, chiudendo sul +6 all’intervallo lungo.
L’Olimpia inizia la ripresa con una tripla di Micov, ma è Bologna a riportarsi avanti con buon margine spinta dalla coppia Teodosic-Markovic. La squadra di Djordjevic tocca anche il +11, prima di un piccolo recupero di Milano che chiude sul -7 al 30’ grazie a Brooks. Un’ottima Virtus si issa sul massimo vantaggio di +13, con 8’ sul cronometro, grazie a Weems, ma Milano prova a non mollare con Rodriguez ma al massimo l’Olimpia riesce a portarsi sul -8: è la giornata della Virtus, che si riporta oltre la doppia cifra di vantaggio con Hunter e poi la chiude con una tripla di Baldi Rossi, che fa saltare Scola con una finta, che vale il +15 a 3’40” dalla fine: un vantaggio incolmabile per Milano.
In collaborazione con basketissimo.com