Messina: “Reggio è ancora in corsa”

La Nazionale italiana di basket si è radunata a Folgaria per preparare il torneo preolimpico di Torino che sarà crocevia fondamentale per la partecipazione alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro.
 
Intervistato da ‘Sky Sport‘, il tecnico azzurro è tornato sul momento della propria nomina: “Quando mi hanno contatto per ricoprire questo ruolo ho pensato di parlarne con Buford e Popovich e capire da loro se ci fosse o meno la possibilità di poterlo fare. Questo è un periodo molto delicato per la stagione in NBA tra draft, free agency e summer legaue. Entrambi hanno dimostrato grande entusiasmo e devo dire che sono stati molto affettuosi”. 
 
In vista della rassegna di Torino, Messina punterà sul nucleo storico che ha preso parte anche all’ultimo Europeo: “E’ ovvio che il nucleo base sarà quello che si è guadagnato la qualificazione e poi ci sono giovani interessanti nel caso di infortuni (speriamo di no). Il gruppo ci assicura continuità anche per il futuro e questi quindici giorni a Folgaria sono molto importanti per fare giocare i tre ‘americani’ che hanno finito presto la propria stagione. La filosofia di gioco questa squadra ce l’ha già. Ci sono giocatori molto versatili e la cosa importante è che in difesa ci si aiuti l’uno con l’altro, mentre in attacco ci sia la voglia di passarsi la palla”.
 
Il fatto di giocare in casa non deve trarre in inganno: “Questo torneo molto corto, con molte partite decisive, affrontate in casa non deve farci illudere. Molti di noi hanno già sperimentato che, a volte, si perde anche davanti al proprio pubblico. Nei momenti difficili avremo al nostro fianco 10 mila persone che soffrono insieme a noi ma che non possono andare a canestro al posto nostro”.
 
Una chiosa sulle due serie di finale: quella NBA e quella della Serie A, entrambe sul punteggio di 2-0: “Sinceramente me lo aspettavo e credo che avere eliminato, recuperando in quella maniera, OKC abbia dato ancora più fiducia agli Warriors. Ci sono accoppiamenti difensivi che per Cleveland sono problematici e le modalità del 2-0 sono parecchio preoccupanti. Dall’altra parte è una serie condizionata anche dagli infortuni e, inoltre, Milano si trova in un momento di salute molto positivo. Secondo me comunque è una serie più aperta di quanto non sia quella della NBA”.

Articoli correlati