Milano ancora ko, Reggio fa 2-2

Tutto da rifare. L’Olimpia Milano cade per la seconda volta in tre giorni al PalaBigi (81-76) e la Grissin Bon Reggio Emilia pareggia così la finale scudetto sul 2-2, con la quinta partita da giocare sabato al Forum di Assago, ma che comunque non sarà decisiva. La partita è un po’ la fotocopia di gara 3, con i padroni di casa sempre avanti nel punteggio, anche se mai con un punteggio rassicurante, mentre i biancorossi sono praticamente sempre costretti ad inseguire, con il vano tentativo di rimonta negli ultimi due minuti. Ancora una giornata da dimenticare per capitan Gentile, così come per numerosi altri giocatori dell’Olimpia e, senza una prova di squadra, non si può passare su un campo così complicato. 

Repesa conferma il doppio play in quintetto e parte subito con la coppia ‘pesante’ Gentile-Sanders: i due ‘assenti’ di gara 3 segnano in avvio, ma sbagliano le successive conclusioni per un match subito particolarmente equilibrato. Aradori rientra in grande stile, segnando 10 punti nel primo quarto, ma la difesa biancorossa è sicuramente più incisiva e si va avanti punto a punto. McLean e Kalnietis salgono di tono per l’Olimpia, che torna a dominare a rimbalzo, ma non riesce mai a prendere un vantaggio oltre i tre punti, così è un continuo botta e risposta tra le due formazioni. I padroni di casa provano un allungo in avvio di ripresa (45-39 al 22’), arrivando anche a +7 con la tripla dall’angolo di Lavrinovic, mentre per i biancorossi segna praticamente solo Sanders, ma è sufficiente per restare in partita e tornare a -2 (54-52 al 29’), nonostante una quantità di airball nel tiro dall’arco. 

Ma l’Olimpia spreca più di un’occasione per pareggiare o portarsi davanti in avvio di ultimo periodo, intestardendosi sulle conclusioni da 3, e Reggio ne approfitta, pur senza brillare, per riprendere il massimo vantaggio sulla schiacciata al volo su rimbalzo offensivo di Polonara (66-58 al 35’). Reggio vola anche a +11, con il tecnico a Gentile, ma l’Olimpia piazza un clamoroso 10-0 in 2’ e si riporta a -1 (73-72) a -24”. Kaukenas, Della Valle e Simon non sbagliano dalla lunetta, poi arriva il clamoroso errore difensivo: Sanders, per paura di fare il quinto fallo, non ferma il lituano ex Siena e Polonara può andare indisturbato a schiacciare il +3 a -8”. Poi l’ex Sassari sbaglia anche i liberi e finisce qua. E’ 2-2 ed ora la finale scudetto si trasforma in una mini serie da 3 partite.

In collaborazione con basketissimo.com.

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