Milano lotta ma cade al Pireo

La prima sconfitta dell’anno per l’Olimpia Milano arriva al Pireo. I biancorossi restano a contatto con i greci per quasi tre quarti, seppur sempre sotto nel punteggio, poi subiscono un parziale di 12-0 a cavallo dell’ultimo intervallo e devono soccombere (91-81) contro l’Olympiacos. Il punteggio finale è forse fin troppo pesante per quanto visto sul campo, anche se la squadra di Repesa non è mai riuscita a trovare continuità difensiva e, quando l’attacco si è impantanato, lo ha pagato pesantemente. Anche qualche rimbalzo offensivo subito di troppo, pur in una partita che può sicuramente far crescere il gruppo, dove Raduljica e Gentile stanno migliorando di condizione.

Un primo quarto fatto di parziali, in cui l’inizio è tutto firmato Spanoulis e la risposta è di un Gentile in stile inizio della scorsa Eurolega, ben seguito da Raduljica. Però i padroni di casa sembrano avere più energia e c’è anche qualche fischio casalingo a far infuriare Repesa, colpito da fallo tecnico, quando i greci scappano nuovamente e raggiungono con Hackett la doppia cifra di vantaggio (30-20 al 12’). Milano gioca a strappi, soprattutto in difesa ed ha problemi di falli (Dragic e Raduljica 2, Sanders 3), però riesce a trovare buoni momenti di contropiede, per reagire e riportarsi a contatto (36-34), soprattutto con Simon. Anche se i 46 punti subiti nel primo tempo sono troppi.

I campioni d’Italia giocano molto con Raduljica in avvio di ripresa, però continuano ad avere difficoltà difensive, e la rimonta non riesce mai ad essere completata definitivamente. E, dopo un brutto errore in contropiede con palla persa, due triple pesantissime di Green nell’ultimo minuto del terzo periodo fanno nuovamente scappare l’Olympiacos (70-61 al 30’). E’ il parziale decisivo, perché i greci iniziano anche bene l’ultimo quarto, sempre con l’ex senese, raggiungendo il massimo vantaggio (76-61 al 32’), quando Lojeski infila la tripla che chiude il 12-0. La partita si chiude praticamente qui, pur l’EA7 continui a mettere discreta intensità sino alla sirena finale, accorciando un po’ le distanze.

In collaborazione con basketissimo.com

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