Milano può raddoppiare nel basket

Rinascerà la seconda squadra di Milano grazie a un avvocato italo americano di Chicago che Obama voleva nel suo staff alla Casa Bianca per il contributo ricevuto nella corsa presidenziale?
 
Il suo nome è Charles Bernardini. Antonio Cappellari che l’ha conosciuto ai tempi in cui come general manager dell’Olimpia trattò la cessione del club quale rappresentate legale dell’imprenditore statunitense che poi sbarcò a Milano gli ha presentato un suo progetto per recuperare un patrimonio sportivo della città forte di due-tre leve importanti.
 
La prima è la società sportiva di riferimento, la Pallacanestro Milano 1958 che ha tenuto in vita l’eredità della All’Onestà-Xerox-Mobilquattro e partecipa favorevole a proseguire i contatti e l’interesse dell’assessore dello Sport del Comune di Milano Chiara Bisconti che si ritrova il 23 febbraio, data della consegna del Palalido con la disdetta dell’Armani, e deve approntare un piano di rilancio per l’utilizzo dell’impianto per la prossima stagione, e il tempo stringe per creare un calendario e un piano economico. E da Palazzo Marino, ha assicurato Cappellari, l’operazione è gradita. Il terzo fattore è la potenzialità di Milano con i suoi 3 milioni di abitanti ben collegati dalla metropolitana.
 
Si parla di un progetto per una seconda squadra  serie A di cui lei sarebbe il regista, la cosa è fattibile?
 
Se si trovano i finanziatori l’operazione è fattibile.
 
Chi sarebbero le parti in commedia, il cub di riferimento, i finanziatori, la logistica?
 
I finanziatori potrebbero essere clienti di Charles Bernardini, noto avvocato di Chicago che conferma la possibilità di un interesse negli Stati Uniti in questo momento per investimenti in squadre sportive italiane e realizzazioni di impianti o ristrutturazioni,  fra Milano e Bologna. Il club di riferimento è la Pallacanestro Milano. E la logistica il nuovo Palalido.
 
E quali i passi obbligati, gli eventuali ostacoli, i programmi del club minimi e massimi, i tempi e l’ufficializzazione?
 
Il passo fondamentale è l’impegno degli investitori americani senza di loro l’operazione è difficile se non impossibile. Tempistica metà maggio.
 
Raccontano che lei abbia varcato l’America per pescare in un’economia non depressa come quella italiana e in cui il basket è un prodotto di mercato interessante anche oltre Atlantico.
 
Gli USA sono molto attenti al basket italiano e come è successo nel calcio, Roma-Bologna-Venezia, lo sport è il mezzo migliore per farsi conoscere.
 
Milano può avere un suo pubblico per una seconda squadra e come può nascere l’aggregazione sotto una nuova bandiera?
 
Milano ha un pubblico di basket appassionato. Scommetterei per una presenza minima di 3.000 agli inizi per la seconda squadra.
 
E’ vero che l’Armani ha levato le tende dal Palalido dopo aver fatto circolare le immagini dell’apertura dei lavori della ristrutturazione  con interventi di finanziamento nelle quali si vedeva presidente Proli col caschetto giallo?
 
Vero, l’Olimpia ha lasciato il Palalido e la mitica secondaria (dove son nati e formati una marea di giocatori) e anche gli uffici: la motivazione non la so, ma credo dipenda da rapporti con l’Assesorato. Il Palalido è la casa del basket a Milano perciò per la Pallacanestro Milano sarebbe un ritorno a casa.
 
L’Armani pensa sia favorevole  a questa duplicazione? Ne ha parlato con loro e in quali sedi?
 
Penso che l’Armani sia favorevole le due realtà non si sovrappongono: nel passato si era creata una fiera rivalità.
 
Una seconda squadra di Milano ovviamente non può non puntare alle Coppe…
 
Un passo alla volta
 
Cosa pensa della guerra fra FIBA e Eurolega e come andrà a finire?
 
E’ tanto per cambiare una guerra di soldi e di sopravvivenza. Se IMG, multinazionale americana professionistica dello sport, vorrà fare un campionato NBA Europeo sarà la morte dei campionati nazionali, da qui la reazione delle Federazioni e della FIBA.
 
Condivide la discesa in campo di Petrucci a fianco della Fiba, ma è chiaro che lo scopo di aver sparato il primo colpo di cannone più che tutelare le squadre italiane era avere in cambio il preolimpico come gli ha chiesto la FIBA?
 
Petrucci è il Presidente FIP e deve difendere il campionato.
 
Mmm, siamo proprio convinti? Qual è per lei il pericolo di questa operazione?
 
Relegare il campionato a un torneo provinciale
 
A cura di ENRICO CAMPANA

Articoli correlati