Il campionato prosegue ad essere l’isola felice per Milano, troppo forte per le avversarie. Così, nonostante una partenza da incubo, l’Olimpia risale presto e poi controlla senza problemi sul campo della Dolomiti Energia Trentino (92-74), conquistando la decima vittoria su dieci gare, per il +6 sulle inseguitrici. Le risposte migliori arrivano da Kalnietis e Simon, due dei principali imputati delle deludenti prove europee, ma ci sono anche altri giocatori a mettersi in luce, come Macvan e McLean. I padroni di casa pagano una percentuale terribile dall’arco (1/13 nel primo tempo), per poi subire il differente tasso tecnico con i campioni d’Italia.
Repesa lascia fuori Raduljica per turnover, un probabile segnale di quanto la fiducia nel serbo sia ai minimi termini, ma anche il resto della squadra inizia male la gara. I primi minuti sono da incubo, con distrazioni a rimbalzo, attacchi affrettati ed errori difensivi: subito messi in panchina Cinciarini e Pascolo (ovazione per lui dal suo ex pubblico), anche se non sono gli unici colpevoli. Ma Trento non fa mai canestro da fuori (1/8 da 3 al 10’) ed il 12-4 interno è presto annullato, quando Macvan trova qualche buona soluzione e la tripla di Sanders vale il sorpasso (12-13 all’8’). I biancorossi vanno con il doppio play nel secondo periodo e la mossa funziona: arriva un parziale di 12-1, per la doppia cifra di vantaggio.
I campioni d’Italia iniziano ad andare anche in contropiede con maggiore continuità, si mettono in ritmo offensivo anche Hickman e Simon ed il distacco diventa importante (23-41 al 18’). La continuità non è il piatto forte di serata, però, dell’EA7: cala la concentrazione, Flaccadori e Forray riaccendono il pubblico del PalaTrento ed il parziale di 17-5 a cavallo dell’intervallo lungo, riporta i padroni di casa a -6 (40-46 al 24’). E’ Simon a riaccendere i biancorossi, con 4 punti, rubata e assist, e la squadra di Repesa torna in controllo del confronto, rispondendo ai locali, per poi ritrovare il massimo vantaggio con due triple di Dragic, di cui una da oltre centrocampo, negli ultimi secondi del terzo quarto. E’ la chiusura del match, visto che Milano va anche a +20 e controlla sino alla sirena finale.
In collaborazione con basketissimo.com