A Toronto Danilo Gallinari è riuscito ad afferrare Denver che stava scivolando sul pericoloso piano inclinato di tempi (0/14 nella stagione 2002-2003) e con 21 punti e tre triple nel terzo tempo ha dato i 10 punti di vantaggio necessari per resistere alla rimonta disordinata dei canadesi non riuscita per il tiro disperato da 3 di Kyle Lowry.
Oltre al tiro ritrovato del Gallo importante il recupero del roccioso francese Lauvergne nel quintetto al posto dell’acciaccato Faried e i 22 punti di Will Barton, in continua crescita e vera sorpresa della stagione, mentre regia all’altezza del congolese Emanuel Mudiay pur continuando a litigare col tiro (2/8 meglio della notte precedente a Chicago) ha servito 9 assist. Dopo 8 sconfitte consecutive con la tappa di Chicago, un trionfo personale per Pau Gasol, Denver è partita forte e messo assieme un vantaggio di 16 punti all’intervallo (42-56). Chiaramente ha pagato nel finale la fatica di un back to back con trasferta di mezzo riuscendo però a neutralizzare con un’ottima difesa Kyle Lowry (4/16), il cecchino più incisivo fra i play di questa stagione e con 30 assist ha compensato i soli 4 contropiede. Sconfitta casalinga dura da digerire che ha frenato il volo dei Raptors (12/8) ma non la lingua di Dwayne Casey: “Se vogliamo essere una squadra da playoff serve più consistenza”, questa l’analisi del coach che ha portato a squadra nella griglia per il titolo nel dopo-Bargnani.
Una vittoria ragionata e voluta per i Nuggets che si è affidata ai veterani per uscire dalle secche (ultima vittoria il 17 novembre a New Orleans con i 32 punti de Gallo) che puntano stanotte su Filadefia per approfittare della seconda giornata di sospensione che i 76ers hanno inflitto a Jahil Okafor difeso da Mike Krszewszki il coach col quale ha vinto il titolo NCAA a Duke che l’ha descritto che uno dei suoi giocatori più amati giustificando “due stupidate giovanili” (guida pericolosa e aggressione a un passante a Boston che lo insultava per le sconfutte, nda).
Boston ha battuto nettamente i Kings a Mexico City assolvendo brillantemente l’onore di rappresentante della NBA nei tre Global Games, e dopo e vittorie di Milano (+33 con l’Armani) e Madrid di preseason ha tolto con autorità 2 punti importanti di regular season ai californiani. Il Messico che aveva già ospitato altre 22 volte squadre NBA potrebbe entrare con una sua franchigia, l’interesse è alto e lo dimostrano gli 18.600 spettatori dell’Arena Olimpica che hanno tifato per i vincitori, la squadra pià amata coi Lakers. Isiah Thomas (21 punti) ha vinto il duello con l’ex dei Celtics Rajon Rondo, sempre puntuti e regolari Avery Bradley e Joe Crowder cn 20 punti a testa e miglior gara staginale del lungo canadese Kelly Olynyk (9/12, 21 punti) mentre Counsins è rimasto col cerino in mano e come Rondo Belinelli non è riuscito a entrare in partita, con 5 punti e il 20% al tiro (2/8 e 1/5 da 3) in 26 minuti. Il successo dell’evento fa salire il credito di Mexico City nella corsa per ospitare uno dei tornei pre-olimpici che la FIBA sta valutando (l’annuncio atteso il 19 gennaio).
Il premio di miglior giocatore del mese per ottobre e novembre per l’Est (scontato quello di Stephen Curry per l’Ovest) non ha portato fortuna a Paul George (27,2 punti di media) e la sua serataccia a Portland (11 punti, 4/17, 9 triple fallite!) è stata la principale ragione del crollo di Indiana (12/6) che cntinua però a essere una delle mine vaganti.
In questo momento non si parla che di Bryant e Curry. Lo zoo di Atlanta verrà intitolato a Black Mamba dove si trovano esemplari de velenosissimo serpente, mentre Davidson non ritirerà la maglia n.30 di Curry per non aver conseguito il diploma. La star strappata giovanissima dalla NBA agli studi ha spiegato che in questo momento è molto impegnato ma è sua intenzione portarli a termine. Dopo il 20-0 continua la corsa al record e Luke Walton , coach ad interim, ha parlato di un viaggio verso una terra inesplorata: “Non pensavano a questi risultati, ma ormai le luci si sono accese e i ragazzi sono tanto stimolati da questa sfida che non so dire come andrà a finire”.Curry è la rivoluzione del basket, non solo un tiratore da 3 sopra il 40 per cento perchè col 66,1 % si dimostra il migliore anche dentro l’area, il regno dei giganti, un fatto stupefacente.
RISULTATI giovedì notte: MIAMI-Oklahoma 97-95 ( 28 D.Wade, 16 C.Bosh + 8r; 25 K.Durant +9r, 25 R.Westbrook 9/9 tl, 7a); Utah-ORLANDO 94-103 (24 G.Hayward 4/8 da 3, 21 A.Burks 3/6 da 3, infortunato R.Gobert; 17 T.Harris, 16 N.Vucevic + 8r); Memphis-SAN ANTONIO 83-103 (15 M.Gasol + 8r, 15 M.Conley; 27 K.Leonard 9/13 7/9 da 3, 8r, 18 L.Aldridge, 17 T.Parker 7r 5a); PORTLAND-Indiana 123-111 (26 D.Lillard 5/9 da 3, 12 M.Plumlee +10r, 6 E.Davies +13r; 27 CJ Miles 11 P.George 4/17 0/9 da 3, 10 I.Mahinmi + 11r); Città del Messico (Arena Olimpica, 18660 sp): Sacramento-BOSTON 97-114 (18 R.Gay, +7r, 16 D.Cousins, 5 R.Rond 2/6 3r 6a, 5 M.Belinelli 2/8 1/5 da 3, 26′; 21 K.Olynyk 9/12, 21 I.Thomas 6r 9a 4re, 20 J.Crowder, 20 A.Bradley); Toronto-DENVER 105-106 (34 D.DeRzan 5r 5a, 16 K.Lowry 4/16 3/10 da 3 6r 8a; 22 W.Bartn 3/6 da 3 7/7 tl, 21 Gainari 7/13 3/7 da 3, tl 4/4 5r 3a 35′, 14 J.Lauvergne, 5 E.Mudiay 2/9 a)
A cura di ENRICO CAMPANA