Il primo All Star Game della storia fuori degli Stati Uniti, a Toronto dal 12 al 14 febbraio, omaggio al Canada e all’inventore del gioco, il professor James Naismith che fece giocare ai suoi alunni la prima partita nel gennaio del 1892 con un cesto della frutta per canestro, sarà senza europei, a meno di defezioni nel qual caso il commissioner potrebbe ovviare a questo piccolo particolare scegliendo fra i fratelli Gasol o Danilo Gallinari che di più non poteva fare per meritarsi questo prestigi da ultimo far vincere i Nuggets a Washington ieri notte con 4 triple micidiali, 26 punti e confermarsi il top-scorer stagionale degli stranieri della NBA con 19,3 punti. Che significa – per comprendere meglio l’impresa – essere davanti a All Stars quali Wade, Bosh, Aldridge, Millsap, Drummond, Draymond Green. Vediamo se ci sarà giustizia…
Su TNT, il network di Ted Turner che da 25 anni cura la produzione dello special-event più atteso di mezza stagione, la NBA ha annunciato giovedì sera i nomi delle 7 riserve votate dai 30 allenatori, con questo risultato (fra parentesi punti e classifica):
EST (allenatore Tyronn LUE, Cavaliers): Andre DRUMM0ND (Pistons, 17,3 34°), Paul MILLSAP (Hawks, 18,3 29°), Chris BOSH (Heat,18,3 26°), Jimmy BUTLER (Bulls, 22,3 11°), Isaiah THOMAS (Boston, 21,6 12°), DeMar DeROZAN (Raptors, 23 9°), John WALL (Wizards, 19,6 22°, 9,8 a 3°)
OVEST (allenatore Gregg POPOVICH, Spurs): James HARDEN (Rockets, 27,5 2°), Draymond GREEN (Warriors, 14,5 57°), Anthony DAVIS (Pelicans, 22,9 10°), DeMarcus COUSINS (Kings, 27,3 3°), Chris PAUL (Clippers, 18,6 28°, a9,6 4°), Klay THOMPSON (Warriors, 20,9 14°), LaMarcus ALDRIDGE (Spurs, 15,9 42°)
Questi i due quintetti votati dai social forum in tutto il mondo:
EST – LeBron JAMES (Cavs, 24,9 5°), Paul GEORGE (Pacers, 23,9 8), Kyle LOWRY (Raptors, 20,9, rec 2,2 2°), Dwayne WADE (Heat, 18,7 27°), Carmelo ANTHONY (Knicks, 21,3 13)
OVEST – Stephen CURRY (Warriors, 29,9 1°), Russell WESTBROOK (24,1 7°, MVP uscente, a9,8 3°, rec24 1°), Kevin DURANT (Thunder, 27 4°), Kawhi LEONARD (Spurs, 19,9 19°), Kobe BRYANT (15,9 43°)
Al tirar delle somme, il voto riflette sommariamente la stagione con tre Warriors (Curry, Thompson e Green) nella squadra campione che si conferma a suon di record, mentre la chiamata di due Raptors (Lowry e DeRozan) arriva dal secondo posto dell’ex squadra di Bargnani che ha toccato ieri notte le 10 vittorie consecutive ed è anche l’omaggio alla franchigia canadese simbolo della fortunata espansione che magari verrà spinta anche oltre-Oceano, all’entusiasmo che ha saputo creare e a Toronto, città un po’ italiana e appassionata dove ha vissuto e preso moglie Stephen Curry e Chris Bosh ha spiccato il salto per diventare un big con gli Heat.
Venendo al turno di giovedì notte, Indiana ha spezzato una serie di sconfitte che l’hanno messa sull’orlo dell’8° posto battendo gli Hawks, niente da fare per i Knicks senza Anthony, Porzingis e Caderon a Toronto, mentre per quanto riguarda gli italiani show di Gallinari nel secondo tempo e soprattutto nel finale nella Capitale che significa per i Nuggets (19/28) che a Washington hanno tirato col 50% dal campo e da 3 (bravi anche ventenni Gary Harris e Nikola Jokic) tornare a sperare nei playoff. I Kings (20/26) in caduta hanno perso a New Orleans la terza partita consecutiva senza sfruttare l’assenza di Anthony Davis e Evans e scendono dall’8° al 10 posto nonostante Counsins-Rondo siano una delle più belle coppie della NBA. In Louisiana ha marcato visita coach Karl influenzato, la squadra è stata diretta dal vice Charl Iske.
I Bulls hanno vinto allo Staples Center dove Kobe, il più votato con 1,3 milioni di voti si trascina dolorante per assolvere gli impegni di parata, così i Lakers perdono tempo nella ricostruzione. Sull’ex campo amico, Pau Gasol si è fatto rimpiangere con una doppia doppia d’autore, in luce anche Butler in versione Mister Assit he potrebbe essere l’uomo giusto per Los Angeles he ripiegherà invece su un suo giovane figlio che ha trovato notorietà in Canada, DeMar DeRozan che Kobe considera il suo erede. Ma se sa che i grandi della storia hanno una fissa: dopo di loro il diluvio…
Gallinari è salito al 24° posto fra i marcatori (assieme a Reggie Jackson), la sua media a gennaio è di 23,3 (quella stagionale di 9,3) e per sette volte su 10 nelle ultime gare ha superato i 25 punti, poteva forse fare di più. Non potrà dire, purtroppo, che Toronto val bene una messa…
Sono rimasti fuori dall’All Star Game anche DeAndre Jordan (Clippers) il giocatore più preciso (71%), i re degli assist Rajon Rondo (11,8) che ieri notte ha eguagliato il record di Nate “Tiny” Archibald di 14 gare consecutive di assist in doppia cifra, Greg Monroe, il nano spaziale Damien Lillard 6° tiratore con 24,3 punti,, Kyrie Irving e Kevin Love che fanno parte dei problemi attuali dei Cavs, il rampante Kemba Walker (Hornets, 18°, 20,5, primato di 52 punti) e oltre ai Gasol, a Parker e Nowitzki in fase calante anche Zaha Pachulia che con oltre 700 voti sul web ha sfiorato di essere starter e dietro di pui per poce cetinata di voti Pau Gasol.
SKY SPORT TV- Domani 30 gennaio Golden State al Wells Fargo Center di Filadelfia contro i 76ers, la prima contro l’ultima: alle 23 diretta SS 2HD e differita domenica alle 10 e 16.45 S 2HD.
RISULTATI 28 gennaio: INDIANA-Atlanta 111-92 (25 M.Ellis 5r 6a; 20 J.Teague); TORONTO-New York 103-93 (26 K.Lowry +10 a 6r; 20 A.Afflalo); MEMPHIS-Milwaukee 103-83 (15 M.Gasol 8r,; 1 G.Monroe 7r); NEW ORLEANS-Sacramento 114-105 (36 R.Anderson 9r; 26 D.Cousins +10r 6a, 26 B.McLemore 5/10 da3, 17 R.Rondo +11r, 6 M.Belinelli 2/8 0/3 tl2/2); Washington-DENVER 113-117 (20 G.Temple, 17 J.Wall 5/17 2/7 da3, 12 M.Gortat 10r;26 D.Gallinari 8/15 4/5 tl6/8 5r 6a, 20 E.Mudiay, 15 N.Jokic 10r 7/12); LA Lakers-CHICAGO 91-114 (16 J.Clarkson, 10 K.Bryant 4/13 2/7 da3 4r 3a 25′; 26 J.Butler +10a, 21 P.Gasol +12r)
A cura di ENRICO CAMPANA