“Siamo migliori dell’anno scorso”. Stephen Curry detta questa dichiarazione dopo aver battuto i Clippers con 31 punti (e 7 triple su 11) senza Andrew Bogut, in attesa del recupero di Luke Walton i Warriors di Steve Kerr con 5 vittorie consecutive eguagliano il record nello start-up della stagione. Niente da fare per Chris Paul (24 punti) e Griffin (23 e 10 rimbalzi) che avanti di 1 (83-82 alla fine del 3° tempo) nel finale li hanno distaccati di 5 punti. Curry mantiene una media sopra i 35 punti.
Davanti a Muhammad Alì Marco Belinelli è stato il miglior realizzatore dei suoi (15 punti) ma non è bastato ai Kings, senza DeMarcus Cousins per la seconda gara consecutiva in trasferta coi Suns che hanno vinto grazie alla vena del primo quintetto (64-43) ispirato da un Eric Bledsoe in continua crescita. Cousins ha problemi al tendine d’Achille e rientrerà nella prossima gara, con i Suns aveva una media di 22,2 punti e 11,9 rimbalzi, questo ha fatto la differenza. Rajon Rondo fra alti e bassi, Belinelli in sordina nella prima parte e graffiante nella seconda, tiene una media di 3 assist, la migliore da quando gioca nella NBA.
Toronto è andata a vincere a Oklahoma con 28 punti di DeRozan (dei quali la metà dalla lunetta, 14/15) e la doppia doppia di Jonas Valanciunas (17 punti e 11 rimbalzi), non sono sufficienti ai Thunder i 27 punti di Kevin Durant, i 22 di Russell Westbrook (il migliore della giornata negli assist, 16) e i 15 di Enes Kanter in 17 minuti.
Minimo stagionale di Andrea Bargnani (4 punti, 2/2, 2 perse, 3 falli e nient’altro in 10 minuti) contro gli Hawks, è la quinta sconfitta, la stagione prende una brutta piega mentre gli Hawks mettono fieno in cascina (4/1).
Paul George (26 punti) ispira il risveglio di Indiana battendo di 2 i Boston Celtics, francesi in vetrina anche se sconfitti: i 17 punti di Tony Parker nella gara n.1000 come starter a Washington che vince con la squadra di Popovich-Messina (2-2 in trasferta) con canestro da 3 di Bradley Beal a tre decimi dal termine, mentre il giovane Evan Fournier firma con 29 punti la miglior prestazione degli europei, anche se non è sufficiente per portare a casa il successo nell’overime a Houston nella prima partita di Howard degna della sua fama (23 punti).
La prima voce di mercato riguarda il possibile trasferimento di Mike Conley a Miami in cambio di Mario Chalmers e una bella cifra perchè lo sloveno Zoran Dragic nonostante un contratto da star non sta giocando come gli anni passati e Wade ha un anno di più.
Nessun commento da parte dei media statunitensi e anche da parte dell’interessato sul ritorno di Ettore Messina come CT azzurro che ha un biennale con gli Spurs che scade la prossima stagione e ha recentemente festeggiato i suoi 56 anni con gli amici fra i quali c’era anche Frank Vitucci arrivato dall’Italia, quando ancora il presidente della FIP non aveva rimosso Pianigiani dall’incarico.
Risultati Mercoledì 4 novembre: INDIANA-Boston 100-98 (26 P.George, 27 I.Thomas); WASHINGTON-San Antonio 102-99 (25 B.Beal, Wall 13 as; 23 K.Leonard, 17 Parker); ATLANTA-Brooklyn (21 A.Horford; 27 B.Lopez, 5 A.Bargnani 2/2, 3 falli, 2 perse); CLEVELAND-New York 96-86 (23 L.James. 22 Mo Williams; 17 C.Anthony + 12 r); HOUSTON-Orlando 119-114 d.t.s (23 Howard +14r, 28 J.Harden; 29 E.Fournier); MILWAUKEE-Filadelfia 76ers 91-87 (18 G.Monroe; 21 J.Okafor); Oklahoma-TORONTO 98-103 (27 K.Durant, 22 R.Wetbrook +16 a, 15 E.Kanter; 28 D.DeRozan 14/15 tl, 17 J.Valanciunas +11r); PHOENIX-Sacramento 19 E.Bledsoe; 15 M.Belinelli 6/11, 2/5 da 3, 1/1 tl, 2r, 3a, 1re, 2f); Utah-PORTLAND 92-108 (21 A.Burks; 35 D.Lillard); GOLDEN STATE WARRIORS-LA Clippers 112-108 (31 S.urry 7/11 da 3; 24 C.Pauk, 23 B.Grffin +10r).
A cura di ENRICO CAMPANA