Per quanto riguarda il mercato NBA, Cleveland ha ceduto ai Magic la giovane guardia Joe Harris che però questa stagione non sarà disponibile per rimuovere frammenti ossei nel tallone, forse un escamotage per aggirare la tassa del lusso (e risparmiare 3 milioni di dollari) mentre sarebbe fra i partenti il russo Mozgov per giustificare il triennale (con un salario finale di 10 milioni all’anno) del brasiliano Varejao (8,8 minuti, 2,1 punti, 2,7 rimbalzi) e farlo rientrare nelle rotazioni.
DeMar DeRozan potrebbe essere l’erede di Kobe Bryant ai Lakers, il suo contratto con i Raptors che non vogliono perderlo scade a luglio e c’è anche un’offerta dei Nets quale prima pietra del rilancio.
A Filadelfia dovrebbe essere prossimo il debutto del gigante Joel Embiid ex numero uno del draft di due anni fa costretto a una serie di operazioni al piede, per cui i 76ers valuteranno se cedere Jahil Okafor o Norlens Noel perché nel ruolo di centro uno è di troppo e può essere scambiato con un pezzo importante per la ricostruzione della squadra che ha rimesso in pista Mike D’Antoni. Revocato invece su parere dei medici il rientro di Steve Kerr sulla panchina dei Warriors, prosegue il suo calvario per l’operazione malriuscita alla schiena e il giovane assistente Luke Walton non è stato da meno come il coach della striscia-record di 25 vittorie capace di mantenere quella perfetta armonia foriera del titolo.
A febbraio Gleyn Taylor, proprietario di Minnesota, potrebbe vendere il 30 per cento delle azioni al gruppo di Steve Kaplan, uno degli azionisti dei Grizzlies. Guardano invece alla Spagna il proprietario dei Phoenix Suns Robert Sarver e l’ex star Steve Nash per l’acquisto del Maiorca di Seconda Divisione. Da mesi stanno trattando anche l’acquisto la squadra di calcio del Levante di Prima Divisione fallita ad agosto mentre l’imprenditore dell’Arizona in prima persona sta incontrando ostacoli per l’acquisto della squadra scozzese dei Rangers in difficoltà che le istituzioni locali tentano di salvare.
A cura di Enrico Campana