Uno studio ci fa sapere che i Warriors sono battibili solamente se non gli si consente il 50% nel tiro, 10 triple e 25 assist per gara con questa postilla “naturalmente a parole sembra facile..”. In effetti nel big match della giornata, Oklahoma reduce da 12 vittorie nelle ultime 13 gare ha perso dopo essere stata sotto di 20 punti pur riuscendo a tenere sotto queste soglie critiche i Warriors in tutte e tre le voci 49%. Peccato che pur in una spendida serata del trio dei Thundercity con 40 punti di Durant, 27 di Westbrook e 14 di Kanter più 14 rimbazi del primo, 12 assist del secondo e 15 rimbalzi del giovane turco i Warriors (non in canotta, ma con la maglia nera dei ciclisti) abbiano pareggiato il record di vittorie casalinghe consecutive (41) ed è la prima squadra nella storia NBA girare alle 50 partite col minor numero di sconfitte, 4 contro le 5 dei Bulls 95-96 che detengono il record assoluto di 76 vittorie. Vedremo se resisterà il record di Michael Jordan, ora sono in molti, quasi il 60% a pensare che i Warriors siano la squadra più forte di ogni tempo come tiratori e velocità di esecuzione, soprattutto dopo aver archiviato il successo nella serata storta di tiro di Stephen Curry (1 su 9) il quale pensava, come tifoso dei Panthers, già alla finale del Superbowl, idem di Klay Thompson (1/6). Ma col mediocre e insolito 26,6 da 3 ci hanno pensato Harrison Barnes e Draymond Green, il re della tripla, che ha tirato giù 14 rimbalzi e con Bugut in ombra (2 punti, 6 rimbalzi) dalla panchina è arrivato anche il prezioso contributo del suo cambio Marreese Speight (15 punti).
Forte dei 40 punti, come MVP di gara1 delle 4, Kevin Durant ha voluto fare una dicharazione puntigliosa, tipo “ci vedremo a Filippi”, forse per smentire un rumor di mercato che lo darebbe la prossima stagione con i Warriors, anche se i Lakers e i Bulls non starebbero a guardare. “Gente, non ci siamo spaventati nè contro i Warriors nè contro gli Spurs”, ha rbottato. “Abbiamo giocato la nostra gara, nel nostro spogliatoio nessuno è spaventato per queste sconfitte”.
Alle 50 gare dunque Oklahoma (38/14, 73,1%) è al 3° posto nel ranking generale e davanti ha solo i Warriors (46/4, 92%) in fregola da record (9/1 nelle ultime 10, 2 gare perse a gennaio nel giro di 72 ore!) e gli Spurs (43/8, 84,3% ) che hanno sofferto contro i Lakers , gara terminata con un caloroso abbraccio fra Popovic e Kobe. Ma sono davanti alle due migliori all’Est, i Cavaliers (36/14, 72%, che per ora non hanno dimostrato di aver risolto i loro problemi con la cacciata di David Blatt e il clone di Doc Rivers, Tyrron Lue) e Toronto (34/16, 68%, 9/1 e stoppati solo da Denver nelle ultime 10).
All’Ovest stupisce in questo momento Portland (25/27), ma nonostante abbia provocato a Houston la contestazione alla squadra di casa che ha cambiato coach ma non atteggiamento e sarà quasi tutta da rifare, (magari facendo anche un pensierino a Alessandro Gentile) vincendo con i due scatenati bassotti Lillard e McCollum, la vittoria contemporanea di Utah a a Phoenix (a secco il nuovo coah Earl Watson “assistito” dall’ex coach delle V nere Bob Hill) ha permesso a mormoni di riprendersi l’ottavo posto utile per i payoff col 50% di vittorie (25/25). Una buona iniziezione di fiducia per le ultime 32 partite che i Kings (21/29, 42%, al 10° posto) affrontano invece nel bel mezzo di una turbolenza che rischia di travolgere coach George Karl e nonostate le belle imprese e l’ottima stagione di Gallinari Denver non riesce a fare passi avanti in classifica (20/31, 11° posto, 39,2) e stanotte al Madison, il teatro del debutto nella NBA dell’azzurro, trova i Knicks nel momento peggiore della stagione e potrebbe afferrare l’occasione per bruciare Jazz e Blazer allo sprint.
SKY SPORT TV – Tre dirette su Sky Sport HD come prologo della settimana del 65° All Star Game (Toronto 12-14, produzione TNT, palinsesto da definire: dopo Miami-Clippers (stasera ore 20 SS 2HD, repliche lunedì 8 febbraio ore 14 e 20.45, Tranquillo-Pessina); a Oakland mercoledì 10 febbraio ore 4.30 Warriors-Rockets (differita alke ore 14 e 21.30 SS 2HD, Tranquillo-Mamoli); a Cleveland giovedì 11 febbraio alle 2 di mattina Cavs-Lakers con l’omaggio a Kobe (differita alle 14.30 SS 2Hd e 21.30 SS 3HD, Bonfardeci-Pessina).
RISULTATI 6 febbraio: GOLDEN STATE-Oklahoma 116-108 (26 S.Curry 10/26 +10a 1/9 da3 tl5/5 6r; 19 H.Barnes 3/6 da3, 18 K.Thompson 8/15 1/6 da3, 9 Da.Green +14r 6a; 40 K.Durant +14r 12/25 3/9 da3 tl13/13, 27 R.Westbrook +12a 8/28 2/4 da3 tl9/9, 14 E.Kanter 15r 7/10; FILADELFIA-Brooklyn 103-98 (22 J.Okafor +17r, 18 N.Noel; 22 T.Young +10r, 15 B.Lopez, 2 A.Bargnani 1/5 2r 2a 9′); Houston-PORTLAND 79-96 (33 J.Haden 8r 3a; 21 D.Lillard +10a 4r); CHARL0TTE- Washington 108-104 (26 N.Batun +11r 9a; 23 J.Wall 23 +10a 6r); INDIANA-Detroit 112-104 (30 P.George 8r 3a; 26 R.Jackson 3r 2a); CLEVELAND-New Orleans 99-84 (27 L.James 3r 8a; 24 A.Davis +11r 2st); Memphis-DALLAS 110-114 (22 :Gasol, 20 Z.Randolp +14 r, 17 M.Barnes +11r 5a; 26 C.Parsons 9r, 22 Der.Williams +11a); SAN ANTONI0-LA Lakers 106-102 (26 L.Aldridge 9r 2a; 25 K.Bunt 9/28 4/14 da3 tl4/3 4a, 21 J.Clarkson ); Phoenix-UAH 89-98 (17 Mark.Morris 7r 8a; 22 G.Hayward 6r); MINNESOTA-Chicago 112-105 (26 KA Towns + 17r 12/19 3st, 24 G.Dieng +13r 7a; 25 P.Gasol 8r 3a, 18 D.Rose +10a).
A cura di ENRICO CAMPANA