Ha vinto con Miami (due anelli), Cleveland e LA Lakers
30 dicembre 1984. Ad Akron, nello stato dell’Ohio, nasce LaBron Raymone James. Esattamente 40 anni dopo, tutti lo celebrano. LBJ è diventato una delle stelle più lucenti della storia della pallacanestro, forse la più brillante in assoluto.
Il suo palmares è impressionante, così come la sua longevità sportiva. Ha vinto quattro anelli NBA. Due con la casacca dei Miami Heat (2012 e 2013), uno a Cleveland, “casa sua” (2016) e uno anche con la prestigiosa casacca dei LA Lakers (2020). Per ben quattro volte, è stato votato MVP della lega americana. Si è messo al collo tre volte la medaglia d’oro olimpica (Pechino, Londra e Parigi). E c’è tanto ma tanto altro…
È il miglior marcatore della storia NBA e anche il giocatore che ha disputato più minuti. Scelto, chiaramente con la N.1 al Draft NBA del 2003, alla sua gara d’esordio, contro i Sacramento Kings, ha messo a referto 25 punti. Ancora oggi, il suo ingaggio è faraonico: 48,7 milioni di dollari. La conferma che King James è ancora un All Star assoluto.
Sta disputando la sua stagione numero 22 nell’NBA (record condiviso con Vince Carter) ma, a differenza di altri 40enni del passato, le sue statistiche sono mostruose. Segna oltre 23 punti di media a partita, aggiungendoci anche circa sette rimbalzi e nove assist ad allacciata di scarpe. Insomma, un marziano a cui piace, da sempre, dominare su un campo da basket. E, per fortuna, il ritiro sembra ancora molto lontano. Chissà, magari arriverà a superare il record di Hickey, in campo a 45 anni e 363 giorni. Intanto si gode i suoi primi 40 anni, vissuto sempre da re.