
Nel primo Monday Night dell'anno Warriors e Cavaliers vincono senza incantare con Denver e Pelicans, Orlando affonda al Madison il coltello nella piaga dei Knicks tornati quelli dello scorso anno e in secca da 5 gare.
Nel primo Monday Night dell’anno Warriors e Cavaliers vincono senza incantare con Denver e Pelicans, Orlando affonda al Madison il coltello nella piaga dei Knicks tornati quelli dello scorso anno e in secca da 5 gare. Per coach Hornacek il problema al tendine d’Achille di Porzingis non è una buona ragione per giustificare il comportamento della squadra e mentre i playoff si allontanano ammette che “la difesa è tutta da rivedere”. Ma sarà possibile con due giocatori quali Melo e Anthony refrattari da sempre nel lavorare su questo aspetto del gioco che ha limitato i risultati delle rispettive squadre e fatto perdere il posto a diversi allenatori?
La nottata è stata rischiarata soprattutto dalle stelle. Senza Wade e con Rondo in panchina col foglio di via in tasca, lo one-man-show di Butler ha ridato ossigeno a Chicago in frenata prolungata dopo un promettente inizio di stagione grazie soprattutto alle forti motivazioni di Wade al ritorno nella sua città natale. Jimmy ha segnato quasi la metà dei punti della sua squadra contro Charlotte mancante di Belinelli, assente dalla precedente gara coi Bulls per una brutta storta alla caviglia che al netto significa 6 gare perse nel momento migliore della sua prima stagione con gli Hornets. Con 52 punti di cui ben 21/22 liberi, portando lo sconquasso della difesa avversaria che sull’elasticizzato ha commesso ben 14 falli sui 19 , l’ultima vera star dei Bulls del dopo-Jordan è entrato prepotentemente nel club degli 8 supercannonieri della stagione comprendente Klay Thompson (60), James Harden (53), Isaiah Thomas e John Wall(52), Russell Westbrook (51) e Anthony Davis (50 punti) il primo a lanciare il 26 ottobre la sfida ai colleghi. Gli statistici ricordano però che la partita è ancora aperta, infatti al momento nella NBA sono in attività ben 19 giocatori che nella loro carriera hanno superato la soglia dei 50 punti.
Degne di menzione e di nota particolare anche le triple-doppie di James Harden e Draymond Green. ll Barba dei Rockets va all’attacco dello specialista n.1 Russell Westbrook e firmato la terza tripla-doppia consecutiva nel giro di 4 giorni, fra cui quella storica “all time” dei 53 punti, 16 rimbalzi, 17 assist di San Silvestro contro i Knicks, senza però brillare nel tiro (23 punti, 6/24, 2/10 da 3,10 rimbalzi, 10 assist) ma che sommata alle altre due assume una dimensione titanica. Vale a dire 106 punti, 39 rimbalzi, 37 assist, per una media di 35,3 punti, 13 rimbalzi, 12,3 rimbalzi. e 34,5 punti nelle utime 5 gare che gli varrà il Premio di miglior giocatore di dicembre. Sarebbe tuttavia ingrato dimenticare che contro Washington, ottava all’Est, Mike D’Antoni deve baciare le mani di Eric Gordon per 31 punti con 6 triple su 12 in una gara che si era messa male per la fuga dei Wizard nel 1° quarto (14/29) e ripresa con un vigoroso 3° tempo (37/17) e finita col fiatone. Ma la squadra di Malone ha dimostrato che l’ottavo posto è un traguardo possibile anche se con 5 concorrenti è una bella lotteria.
Il Tarzan del parquet , perchè Draymond Green è un vulcano di energia e si batte i pugni sul petto quando fa un canestro importante, ci ha messo una pezza contro i Nuggets ripresi e superati per la prima vola alla fine del 1 quarto (35-33) . Per lui 15 punti, nella vittoria n.30 senza dubbio il migliore della sua squadra nei rimbalzi (10) e negli assist (13) e come apporto emozionale. Buona gara per Gallinari, tirando meglio da 3 (2/7) forse l’impresa di battere i Warriors come l’anno scorso sarebbe riuscita. Le statistiche dicono infatti che Denver ha pareggiato i 33 assist ed è stata più brava della squadra stellare ai rimbalzi (48-43) grazia a Nikola Jokic (13), ma ha fatto meglio della prima gara con i Warriors quando perse di 24 in casa. E pagato il 27 per cento da 3 (9/35) dove i Warriors sono stati più precisi pur tirando di meno (16/25, 44,0).
RISULTATI – MILWAUKEE-Oklahoma 98-94 (26 G.Antetokounmpo 10r 5a; 30 R.Westbrook 7r 5a, 9/28 2/10 da3); CLEVELAND-New Orleans 90-82 (26 L.James 9/21 0/4 da3 7r 6a, ne Iving, JR Smth, Duneavy; 20 A.Davis 17r); Brooklyn-UTAH 89-101 (17 T.Booker 15r;30 G.Hayward 3/4 da3, 15 R.Gobert 5/6 tl5/9 16r); New York-ORLANDO 103-115 (28 D.Rose 19 C.Anthony 6/17 0/4 da3 assente K.Porzingis; 23 J.Meeks, 22 S.Ibaka, 22 A.Gordon, assente E.Fournier; HOUSTON-Washington 101-91 (31 E.Gordon 6/12 da3,23 J,Harden 6/242/10 da3, 10r 10a; 27 B.Beal 5/10 da3, 18 J.Wall 13a, 13 M.Gortat 6/10 14r); CHICAGO-Charlotte 118-111 (52 J.Butler 15/24 1/4 da3 tl21/22, 12r 6a 3 rec, ne: Wade, Rondo, Canaan; 34 K.Walker 13/19 11r 4a, 19 N.Batum, assente M.Belinelli); LA CLIPPERS-Phoenix 109-98 (22 JJ Redick, 9 D.Jordan 20r, ne Paul, Pierce, assente Griffin;24 T.Warren); GOLDEN STATE-Denver 127-119 (25 K.Thompson 4/7 da3, 22 St.Curry 3/9 da3, 21 K.Durant 1/4 da3, 15 Dr.Green 5/9 10r 13a ; 21 N.Jokic 8/17 13r 5a, 21 W.Chandler 8/13 3/8 da3, 19 Gallinari 7/15 2/7 da3 tl3/4 8r 4a.
A cura di ENRICO CAMPANA