Con Melo Anthony in versione Grande Egoista (10/27, 0 triple su 7 i Knicks) che voleva vincere da solo ascrivendosi un terzo dei tiri della squadra, i Knicks dopo una promettente vittoria di 25 punti a Milwaukee hanno perso nel debutto stagionale al Madison da Atlanta inferiore ai rimbalzi (38/48) come s’era visto nello sfortunato opening game casalingo con Detroit.
Niente bis per la squadra di Derek Fisher che ha messo in campo un quintetto con tre europei, lo spagnolo Calderon (0/5), lo sloveno Sasha Vujacic (2/8) e il rookie lettone Kristaps Porzingis (0/4 da tre ma 8 rimbalzi e 3 recuperi), Melo e Robin Kopez centro per l’assenza di Kevin Seraphin (problema al ginocchio) lasciando fuori il giocatore più continuo nella preseason Derrick Williams.
Atlanta ha vinto per le migliori scelte di tiro, la vena di Jeff Teague chiave del gioco (23 punti, 8 assist) e la solidità di Al Horford (19 punti) ed è piaciuto anche lo scricciolo tedesco Schroeder (13 punti) che coach Budenholzer utilizza come cambio del play.
Sullo sfondo del voltafaccia estivo che ha avuto per protagonista DeAndre Jordan dichiaratosi free-agent, in parola con una bozza di contratto in mano per Dallas e poi “rapito” da una delegazione dei Clippers con un’azione alla James Bond, sono volate parole grosse fra i Clippers e i Mavericks. Ha vinto di 16 la “sporca dozzina” di Doc Rivers (4 falli tcnici per proteste) reduce dal successo di Sacramento nonostante Dallas, mancante dei due starter del nuovo progetto (Wesley Matthews e Deron Williams), sia stata leggermente superiore ai rimbalzi (55-53) e negli assist (22-21) peccando però nel tiro (36% totale 20% da 3). Per Felton, decisivo nella prima gara a Phoenix, un 2/9 inspiegabile, disastroso Villanueva (0/6 dall’arco, 3/11 in totale), male anche Zacha Pachulia (2/8) mentre se ‘è cavata al solito Nowitzky. La piacevole sorpresa è stata la risposta della guardia Jenkins (17 punti) per la prima volta in quintetto, anche se pure lui ha sbagliato 4 tiri da 3. Griffin dimostra di aver lavorato duro questa estate per migliorare (26 punti e 1 rimbalzi), il figliol prodigo De Jordan ha preso 15 rimbalzi non ha migliorato invece di una virgola nel tiro dalla lunetta e Rivers ha pescato dalla panchina due jolly, Jamal Crawford (16 punti) e il figlio Austin (14 punti).
A fine gara ha detto la sua anche il proprietario dei Mavercks Mark Cuban: “Gira e rigira i Clippers sono sempre i Clippers.Cambiano i giocatori, può cambiare il proprietario, ma restano quelli sono stati per gli ultimi 30anni … Semplicemente di loro non me ne fregaunasega”.
Dopo i 30 punti presi in casa dai Cavaliers, pronto riscatto di Memphis che vince a Indiana ancora ferma al palo nonostante l’ottima gara di George Hill e qualhe errore di troppo della sua star Paul George. La partenza di Roy Hibbert per Los Angeles sponda Lakers ha lasciato un vuoto, e i Grizzlies ha messo il coltello nella piaga dominando coi lunghi, MVP della gara Marc Gasol, lo spagnolo votato come miglior centro della stagione scorsa. E al solito un Mike Conley impeccabile nell’alzare il livello del gioco con la sua regia e i suoi assist al bacio.
RISULTATI -MEMPHIS 103-112 (20 G.Hill, 18 P.George 2/8 da 3, 5/15; 20 M.Gasol + 8r, 13 M.Conley + 10a); New York-ATLANTA 101-112 (25 C.Anthony 10/27, 0/7 da 3, 7r, 18 Rob.Lopez; 23 J.teague + 8a, 21 A.Horford, 13 D.Schroeder); LA CLIPPERS-Dallas 104-88 ( 26 B.Griffin +10r, 15 J.Crawford, 6 D.Jordan + 15r; 17 J.Jenkins + 6a, 15 D.Nowitzky)
A cura di Enrico Campana