Dopo il no di Kobe all’idea di chiudere 20 anni di carriera ai Giochi Olimpici, LeBron James non nasconde l’incertezza della sua presenza col Dream Team a Rio de Janeiro per vincere una terza medaglia d’oro e festeggiare la fine del ciclo di Mike Kryszewski a quale subentrerà Gregg Popovich.
LeBron James è nella rosa dei 30 giocatori dell’USA Basketball per la scelta dei 12 per il Brasile. “Non mi muovo di un pollice per giocare o non giocare” questa la sibillina frase che la star ha regalato alla stampa.
L’incertezza diede forse non solo dalla necessità di pensare al suo fisico e ai problemi alla spalla, ma anche ai nuovi impegni di produttore cinamografico per un sequel del fortunato Space Jam che aveva celebrato la grandezza di Jordan nel mondo dei cartoni animati di Walt Dysney cari ai ragazzini americani. Ma è chiaro che a far pendere la bilancia dall’altra parte c’è il contratto a vita di 500 milioni di dollari firmato con la Nike che non è certo felice di non essere rappresentata a Rio dai suoi principali testimonial, a parte Jordan che ormai è un brand a sè.
