Il figlio d’arte è pronto a riprendere il suo posto nel quintetto del roster californiano.
Finalmente l’attesa è finita. Prendendosi tutto il tempo necessario per esser sicuro di non star affrettando troppo i tempi, ora Klay Thompson è davvero pronto al rientro. Quando, nella notte italiana tra domenica e lunedì, il tre volte campione NBA calcherà il parquet del Chase Center di San Francisco, casa dei suoi Golden State Warriors, saranno passati ben 941 giorni dalla sua ultima gara in NBA.
Il doppio infortunio – prima il crociato, poi la rottura del tendine d’Achille – hanno tenuto fuori il gemello di Stephen Curry per oltre due anni e mezzo. L’ultimo match di Thompson fu la sfortunata gara 6 delle Finals 2019 contro i Toronto Raptors, quella che consegnò l’anello al roster canadese. Curioso, e suggestivo, che il rientro avverrà contro quei Cleveland Cavaliers che sono stati gli avversari delle tre finali NBA vinte dagli Warriors nel 2015, 2017 e 2018. Gli Splash Brothers sono pronti a dare spettacolo nella seconda vita cestistica che, fortunatamente, il destino ha riservato loro. Per tanto tempo infatti, si è temuto che la guardia originaria di Los Angeles non potesse più tornare a giocare.