Nowitzki 40 punti, Belinelli sul mercato?

Bastonata in casa dai Warriors e scesa sotto il 50 per cento dopo una prima parte della stagione brillante (fra il 5° e 6° posto), Dallas  non è caduta nel panico e  si è risollevata in fretta grazie al suo incredibile totem, Dirk Nowitzki,  che il 19 giugno festeggerà i 38 anni e segnato 40 punti domenica contro Portland, una delle dirette concorrenti dell’area 6-8° posto. Hanno dato un valido contributo al rilancio anche Deron Williams (31 punti), uno dei Dreamers dei Giochi di Londra in una stagione non proprio esaltante, lasciando i Nets  con i playoff e arrivato al posto di Rajon Rondo, e il sorprendente gigante tunisino Salah Mejiri (13 punti e 14 rimbalzi)  scaricato in estate dal Real Madrid  e invece giunto per vie traverse, assieme al georgiano Zaza Pachulia (Hawks),  per il voltafaccia di DeAndre Jordan.

Ogni volta che Nowitzki, vincitore dell’anello nel 2004, gioca a questi livelli ci si chiede quale sia il suo segreto della sua longevità ma  non si può fare a meno di ricordare un aneddoto, come racconta Nando Gentile:  presentatosi all’Olimpia Milano per un provino il tedesco venne scartato. Due anni dopo, nel 1998, veniva scelto al primo giro da Milwaukee col n.9, il club vincitore di un titolo con Jabbar-Alcindor,  divenendo con Parker e Pau Gasol il portabandiera del basket europeo.
 
A meno di un mese, con 12 partite davanti, già bloccati all’Ovest i primi 5 posti (Warriors, Spurs, Thunder, Clippers, Grizzlies) quattro squadre si giocano gli ultimi 3 posti e precisamente Portland (6°, 36/35), Houston (7°, 35/35), Dallas (8°, 35/35) e Utah (9°, 34/36). Un elastico molto stretto, 2 vittorie in più e 2 sconfitte.
 
In questa fascia vittoria esterna importante di Utah  a Milwaukee col recupero del suo cecchino Gordon Hayward e14 rimbalzi del giovane centro francese Rudy Gobert, 7° rimbalzista della NBA, il quale sta bruciando le tappe.  Quinn Snyder ex vice di Messina ai tempi del CSKA Mosca nello stato dei Mormoni sta facendo un ottimo lavoro a dispetto dei continui infortuni, il calendario però è molto difficile con  6 trasferte (di cui ben 3 fra il 23 e 26 marzo a Houston, diretta rivale, Oklahoma e Minnesota) e 6 gare casalinghe fra le quali due praticamente impossibili con le “cannibali”Warriors e Spurs.
 
All’Est dove  i Cavaliers pur perdendo a Miami, come avvenuto nelle ultime 10 gare del confronto, sono sempre al primo posto e Toronto al secondo, si giocano il posto nella griglia Atlanta, Miami, Boston e Charlotte. Gli ultimi 2 posti se li giocano 4 squadre  e anche qui l’elastico è stretto (2 vittorie e 2 sconfitte): Pacers (36/33), Bulls (35/33), Detroit (36/34) e Washington (34/35) che sta risalendo (4 vittorie consecutive) col recupero di Beal e l’acquisto a metà febbraio del “sanguigno” Markieff Morris, power forward da 12,2 punti e 5,3 rimbalzi di media che aveva litigato a Phoenix con l’allenatore e i compagni.
 
I Clippers che tengono Blake Griffin come i jolly sono in flessione e  con DeAndre Jordan sotto i 10 rimbalzi nelle ultime due gare (a Memphis si è inoltre segnalato per gli insulti all’ex compagno Lance Stephenson disturbandolo mentre tirava i liberi) hanno gettato alle ortiche la vittoria a New Orleans che ha perso Anthony Davis per il resto della stagione e inserito al suo posto il turco Omar Asik che potrebbe giocare il pre-olimpico.
 
Annata disgraziata per il giovane vincitore della medaglia d’oro a Londra, fresco di università: il problema è duplice, spalla e ginocchio, e dovrà andare sotto i ferri. L’anno scorso i Pelicans erano arrivati ai playoff, con l’arrivo di Alvin Gentry, il vice di Steve Kerr ai Warrios, sembrava la squadra dell’avvenire, invece una catena di infortuni senza precedenti che ha colpito 6 giocatori è stata letale per la crescita e l’entusiasmo.  Davis non si è tirato indietro, la fortuna gli ha voltato le spalle e perderà l’Olimpiade e  sono in pericolo  i 24 milioni di premio previsti nel momento del rinnovo del contratto da incassare se selezionato in uno dei tre quintetti All Star di fine stagione.  “E’ molto molto giù. Sappiamo quanto ami giocare  e dare il meglio. Sente la grande responsabilità di dare il meglio per la squadra e cercherà di ripartire dal punto dov’era l’anno passato” , ha raccontato Gentry.
 
 Olimpiade a rischio anche per Melo Anthony che non ha giocato per un’emicrania accusata all’inizio  della gara di Washigton. E’ sotto osservazione da parte dei medici. Per il terzo anno consecutivo i Knicks sono fuori dai playoff dai quali quest’anno Marco Belinelli è  stato escluso dopo tre stagioni on fire con i Bulls e gli Spurs Primo italiano a essere invitato alla Casa Bianca (e citato da Obama, tifoso dei Bulls) per la conquista dell’anello.
 
Al Madison  i Kings, la peggior difesa della NBA (109,9 punti di media), hanno vinto segnando solo 88 punti e col minor passivo stagionale (80 punti), 8 punti per Belinelli giocando 29 minuti con 3 liberi, 3 rimbalzi, 3 assist  e 3 bombe sbagliate. Fatto curioso per uno che gioca con la maglia n.3 e strappato 3 anni di contratto. Il tiro da 3 invece continua a…non rispondere, però anche a marzo , un mese difficile per l’estrazione di un dente, il mal di schiena e la storta di una caviglia è sopra i 9 punti di media, lontano da quel 12,7 di dicembre,  il mese migliore anche se non aveva mai avuto l’onore del quintetto , arrivato più tardi.
 
A Sacramento cambieranno molte cose la prossima estate, Messina deve augurarsi che  Beli non venga messo sul mercato che inizia ai  primi di luglio, quando l’Italia è impegnata nel preolimpico. Un pericolo non del tutto campato in aria anche se in squadra è benvoluto da tutti, anche da Cousins e Rondo, due tipi non facili.
 
RISULTATI domenica 20 marzo – DALLAS-Portland 132-120 (40 D.Nowitzki 16/26 3/5 da3 tl5/5 8r 4a 2re, 31 D.Williams, 13 S.Mejiri 14r tl5/9, 0 Z.Pachulia; 26 D.Lillard 8/26 4/10 da3 tl6/6 8a, 22 CJ McCollum 9/22 3/8 8a, 14 Mas.Plumlee 19 r tl4/9); TORONTO-Orlando 105-100 (26 D.DeRozan tl13/16, 20 L.Scola, 12 B.Biyombo 11r 8 J.Thompson 10r; 21 V.Oladipo 1/5 da3, 21 E.Fournier 6/9 3/3 da3, assente N.Vucevic); Filadelfia-BOSTON 105-120 (26 C.Landry, 18 H.Thompson; 28 I.Thomas 2/7 da3 tl10/10, 12 J.Sullinger 13r); NEW ORLEANS-LA Clippers 109-105 (22 J.Holiday 8a, 15 O.Asik 14r; 24 JJ Redick 4/5 da3, 24 C.Paul 5/14 tl11/13, 12 D.Jordan 9r tl6/11); Milwaukee-UTAH 85-94 (19 J.Parker 8r, 12 Antetokounmpo 4r 7a; 18 G.Hayward 3/10 da3, 12 R.Gobert 14r, 13 S.Mack 12a); New York-SACRAMENTO 80-88 (23 R.Lopez 20r, 14 J.Grant, 0 S.Vujacic 0/5 0/3 da3 13′; 24 D.Cousins 11/23 1/3 da3 20r 4a, 17 R.Gay 8/21 1/6 da3, 8 M.Belinelli 2/8 1/4 da3 tl3/3 3r 3a 29′).
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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