I punti non sono tutto, ma spesso sono la cornice di una grande carriera. Al miglior scorer della NBA di questa stagione Russell Westbrook (31,7) non basta il record in carriera di 58 punti, sbaglia inopinatamente gli ultimi 4 tiri e Oklahoma perde in casa con Portland mentre con 25 punti Dirk Nowitzki diventa il sesto giocatore della storia a superare la barriera di 30 mila punti. La prossima tappa potrebbe essere chiudere a 40 anni la ventennale carriera superando Wilt Chamberlain (31.419), ma in concreto questo porta al momento una ventata di fiducia a Dallas che aveva iniziato malissimo, si è ripresa (27/36) e con gli ultimi tre successi si gioca l’ottavo posto all’Ovest con Denver (29/34). La squadra del Gallo è impegnata stanotte una gara cruciale con Washington, aspirante al 2° posto all’Est, e Portland (27-35) che ha risposto ieri notte al Russel-show con sette giocatori in doppia cifra ottenendo la terza vittoria consecutiva dopo l’arrivo di Jurkic dai Nuggets per Mason Plumlee.
Per l’impresa di Nowitzki che aveva iniziato la sua carriera di professionista con una bocciatura a 19 anni a un provino con l’Olimpia Milano (allora Stefanel) il cammeo particolare del commissioner Adam Silver (“un terrificante ambasciatore del nostro sport”). Mar Cuban ha vinto una diabolica scommessa con quel biennale da 50 milioni di dollari per permettere al tedesco di chiudere a 40 anni la sua carriera a Dallas il rossimo anno. Novello sposo con una ragazza di origine africana, Dirk è il simbolo dell’avanzata del basket europeo col francese Parker, i fratelli Gasol, anche Gallinari e anche diversi rampanti fra cui il 22enne croato Dario Saric (Sixers) candidato al titolo di matricola dell’anno.
Dallas ha chiuso la serie con i Lakers vincendo l’ultima gara 122-111 con una doppia-doppia di Nowitzki (25 punti, 9/13, 3/4 da3 11 rimbalzi), aveva fatto meglio il 22 gennaio infliggendo ai Lakers un umiliante 122-73, 49 punti di scarto, la peggior sconfitta nella storia dei Lakers che poi ha provocato una rivoluzione all’interno del club della famiglia Buss col ritorno di Magic Johnson in veste di presidente della operazioni.
Washington ha capitalizzato subito le sue mosse di mercato e vinto a Phoenix 131-127 con 29 punti di Bojan Bogdanovic , l’ex ala bassa dei Nets che stanotte se la vedrà con Gallinari nella rivincita dl preolimpico di Torino dove ebbe la meglio il croato togliendo all’Italia per la terza volta consecutiva la possibilità di tornare alle Olimpiadi. La regola che i Thundercity non perdono quasi mai quando Westbrook mette a segno una tripla è stata confermata, il suo record in carriera è stato fine a se sesso, non c’è stata nemmeno la doppia-doppia ha tirato quasi 40 tiri le percentuali lo assolvono (21/39, 3/9 da3, 13/16 dalla lunetta) ma sono mancati i rimbalzi (solo 3) e i 9 assist (su 16) fanno capire che all’emulo di Oscar Robertson è mancata la misura e si è fatto prendere troppo la mano negli ultimi 83 secondi della gara con Portland.
Mentre Denver viene data favorita con un 60 per cento per l’8° posto all’Ovest, all’Est stanotte Charlotte (28/35) di Belinelli gioca a Miami (30-34) una gara decisiva per ritrovare il passo da playoff perso nell’ultimo mese e mezzo. Uscita da un disastros inizio di stagione, Miami ha inanellato una serie di vittorie incredibili fin alle utime due – ancor più incredibili – con Cleveland, prima in casa e poi in casa dei campioni scesi per la prima volta sotto il 70 per cento (42/20) e perso anche per uno strappo dei legamenti del piede Andrew Bogut l’ex centro dei Warriors , l’ultimo acquisto, al debutto con la nuova maglia.
Boston (40/24) non ha però approfittato a sua volta degli scivoloni di LeBrn e c. e rischia di perdere stanotte la terza gara consecutiva a Golden State e riaprire il discorso del 2° posto . Se Washington (38/24) vince a Denver raggiunge i Celics mentre Toronto (37/26) ancora non demorde. All’Est c’è bagarre per l’8° posto fra Bulls (31/31), Miami (30/34), Milwaukee (29/33) di Antetotokounmpo e Charlotte (28/35) di Belinelli però all’ultima spiaggia.
A cura di Enrico Campana