Criticato in NBA poi i tanti sacrifici per il Sud Sudan
La nazionale di basket del Sud Sudan sta partecipando alle Olimpiadi per la prima volta nella propria storia. Dopo i Mondiali, ecco Parigi 2024. Un risultato incredibile per un Paese alle prese con povertà e guerre civili. I giocatori della squadra di pallacanestro del Sud Sudan sono considerati dei veri e propri eroi in patria.
L’esistenza di questa squadra e, di conseguenza, la sua presenza alle Olimpiadi, è legata a Luol Deng. Come svelato dal coach Royal Ivey, l’ex cestista NBA finanzia, da quattro anni, il programma della nazionale, pagando palestre per gli allenamenti, alberghi, biglietti aerei e tutto quello che serve per permettere ai giocatori di dare poi il meglio in campo.
Da quando è alla guida della federazione di basket del Sud Sudan, Luol Deng ha speso i suoi soldi per far eccellere il suo Paese e lanciare un messaggio di speranza a tutta la popolazione. E dire che, diversi anni fa, Luol Deng era un nome che, nell’NBA, era associato a questioni non certo tanto edificanti. Bisogna tornare al 2016 e al suo contratto con siglato con i LA Lakers.
Luol Deng firma, infatti, un contratto da ben 72 milioni di dollari. Il rendimento in campo, anche a causa di tantissimi infortuni, è scarso, tanto che il suo contratto viene bollato come uno dei peggiori nella storia dell’NBA. In tanti lo accusano di essere un approfittatore. A distanza di qualche anno, nessuno osa più pensar male di un uomo che, di tasca propria, ha contribuito al miracolo Sud Sudan.