NCAA, Villanova trionfa

Umberto Vezzosi, figura di spicco fra gli allenatori italiani delle giovanili e al quale di deve il lancio di Pierfrancesco Oliva, l’unico giocatore italiano presente da protagonista alle Finali NCAA di quest’anno con la squadra di St.Joseph’s, racconta per Sportal.it il match dell’avvenimento più atteso nel basket americano che ha visto Villanova battere la favorita North Carolina con una tripla di Chris Jenkins alla fine davanti ai 74.340 spettatori del NRG Stadium di Houston Texas.
 
E Villanova sia. Sono dunque i Villanova Wildcats i trionfatori della “Big Dance” Ncaa 2016. Nella finalissima nell’immenso NRG Stadium di Huston, dove ai lati del parquet campeggiava l’enorme scritta “The Road Ends Here”, “La Strada Finisce qui”, al termine di una gara emozionantissima hanno sconfitto gli irriducibili Tar Hells di North Caroina per 77 a 74 con un “buzzer” di Chris Jenkins sulla sirena. Il Team di Coach Jay Wrigth, nominato dalla Commissione, allenatore dell’anno per la stagione 2015/2016, ha giocato un torneo finale fantastico ed ha vinto meritatamente. Onore anche agli sconfitti e a Coach Roy Williams, che per i noti problemi di reclutamento, difficilmente il prossimo anno potrà essere così competitivo.
 
Veniamo alla partita. All’inizio c’è tensione, come è giusto che sia, ed entrambe le squadre sbagliano facili conclusioni, poi gli attacchi entrano in ritmo e la gara diventa piacevole.  Villanova punta sulla difesa, ed usa come “centroboa” in attacco Daniel Ochefu, appoggiando la palla sotto e sfruttando i suoi ribaltamenti per effettuare buone scelte di tiro. I Tar Heels dall’altro canto, vorrebbero correre ed appoggiare la palla dentro, innescando spesso anche il tiratore Joel Berry II che firma il primo allungo con 3 triple. Il primo momento decisivo avviene a 12 secondi dalla fine del primo tempo sul 39 a 32 per North Carolina e palla in mano ai Tar Heels. Jackson corre in contropiede, ma forza il tiro,  viene stoppato da Harts e sul ribaltamento segna Phill Booth, altro eroe della serata chiusa poi con 20 punti segnati senza quasi mai praticamente sbagliare. Ecco se forse Carolina avesse tenuto palla non avrebbe dato inerzia ai Cats nell’intervallo, ed un allenatore sa quanto queste cose possono diventare importanti, come lo stesso Coach Roy Williams sottolineava prima di andare in spogliatoio.
 
Il secondo tempo è molto equilibrato fino a 5 minuti dal termine quando la partita sembra prendere la piega decisiva. Villanova conduce 69 a 59 e palla in mano, ma sbaglia un tiro e soprattutto fa fallo in attacco e concede 2 liberi a North Carolina. Sarà l’inizio della rimonta che termina a 4.7 secondi dalla fine con la tripla incredibile di Marcus Paige, risultato 74 pari. Ecco, prima di raccontare il finale, ancora un grande allenatore americano come Jay Wright che decide di non fare fallo, di concedere la tripla. Scelte inconcepibili per noi europei. Ma ormai gli Dei del Basket hanno già scelto. Negli ultimi secondi ci vuole anche fortuna, e quella di Villanova si chiama Rayan Arcidiacono che chiude la sua carriera universitaria come tutti vorrebbero: da campione Ncaa. L’oriundo italiano attira su di se tutta la difesa che chiude la sua penetrazione e passa la palla all’indietro come un’ All Blacks di Rugby, per il “Big Shot” del rimorchio Chris Jenkins. E’ l’estasi, l’apoteosi. Il grido “Go Cats” risuona in tutto il Texas ed arriva fino a Filadelfia. Le TV inquadrano un emozionato  Rollie Massimino che aveva portato il titolo in Pennsylvania  nel 1985. Adesso l’Ateneo può festeggiare, ma tante Università, tanti Giocatori e soprattutto tanti Coaches che adesso si stanno leccando le ferite, si preparano ad una nuova sfida. La stagione 2016/2017 è già iniziata.
 
Umberto Vezzosi

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