Dopo la vittoria nel mezzogiorno da 8 della Germani Brescia, il pomeriggio di basket si apre con l’ottima prestazione della Dolomiti Energia Trento che batte tra le mura amiche la Vuelle Pesaro trovando un MVP imprevisto come Ojars Silins. Sono ben 25 i punti del lettone con un sontuoso 6-8 da tre punti a dare il là al parziale del quarto periodo con cui la squadra di Buscaglia scappa e inflgge una sconfitta rotonda a Pesaro. I padroni di casa sono sempre avanti e tengono in mano le redini del match anche grazie alla doppia doppia da 13+10 di Behanan, mentre dall’altra parte non bastano i 22 punti di Moore che rimane in campo per tutti i 40 minuti e i 20 di Bertone in una rotazione ridotta ai minimi termini.
A Brindisi arriva una nuova, dolorosissima, sconfitta per la Virtus Bologna che perde 79-75 contro la squadra di Dell’Agnello e si affossa in una crisi che non sembra avere fine. Nel primo tempo l’attacco delle vunere batte in testa e produce la miseria di 29 punti, ma anche Brindisi non brilla e il secondo tempo rimane aperto a ogni discorso. Moore è una vera spina nel fianco per la difesa di Ramagli e chiuderà con 26 punti, ma dall’altra parte ci sono i 25+8 di Aradori e i 20 di Gentile con 8-19 dal campo e 3-7 ai liberi. La Virtus trova ritmo nel terzo quarto, ma nell’ultima frazione viene sopraffatta dalla lucidità dei padroni di casa che vincono di misura. Si parla di un Ramagli ora a forte rischio.
Nell’ultima partita che chiude il pomeriggio ci sono in campo a Varese OpenjobMetis e Dinamo con il solito scambio di convenevoli tipico della cultura sarda nel prepartita. E’ proprio la squadra di Pasquini a uscire dagli spogliatoi con grande veemenza e provare immediatamente la fuga sulle note di Bamfoth e Randolph per il 27-16 dei primi 10 minuti che mette pressione ai padroni di casa che provano una piccola rimonta nella seconda frazione ricucendo parzialmente lo strappo e andando al riposo con sei lunghezze di svantaggio. Nel terzo quarto è ancora siccità offensiva per Varese che è in grado di produrre la miseria di otto punti ripiombando nel baratro con Sassari in controllo del match. La parola fine arriva al giro di boa dell’ultimo periodo quando la Dinamo infligge l’ultimo fendente, vola a +20 e chiude sull’82-61.
Il posticipo vede un altro colpo esterno, quello della Red October Cantù sul campo della Fiat Torino. I brianzoli vanno oltre i continui problemi societari e confermano di avere un più che discreto talento di squadra, capace di vincere con autorità su un parquet difficile, dove i piemontesi avevano sinora sempre vinto in campionato. La squadra di Sodini scava un primo solco nel secondo periodo, poi scappa dopo il ritorno dagli spogliatoi e controlla la rimonta disperata dei padroni di casa. Ancora una volta è Randy Culpepper l’uomo in più della formazione brianzola (26 punti e 6/10 dall’arco), ma è una vittoria di squadra con altri cinque uomini in doppia cifra, mentre dall’altra parte non bastano i 27 di Deron Washington.
In collaborazione con basketissimo.com