Tre quarti di battaglia e sofferenza, poi la coppia Kalnietis-Macvan (fino a quel momento tra i peggiori in campo) firma il break decisivo e l’Olimpia Milano passa sul campo della Betaland Capo d’Orlando (94-80), portandosi avanti 2-1 nella serie dei quarti di finale. Il principale protagonista della serata milanese è, però, un redivivo Raduljica (14 punti, 4 rimbalzi e 4 assist), autore dei canestri nel terzo periodo che hanno ribaltato l’andamento del match, nonostante gli inediti problemi a rimbalzo, dopo aver dominato nelle prime due gare. Tra due giorni sarà match point, sempre in Sicilia.
I biancorossi iniziano forte, con qualche conclusione pesante e la concretezza vicino a canestro di Pascolo e Raduljica, arrivando anche a +8 (7-15 al 5’). I padroni di casa si sbloccano con le triple di Ivanovic e Diener, con cui iniziano il parziale di 12-0 per ricongiungimento e sorpasso, nella bolgia del PalaFantozzi, mentre arriva qualche persa di troppo per i campioni d’Italia, che iniziano a denotare i soliti problemi difensivi. E’ Cinciarini a sbloccare l’EA7 con una gran tripla ed inizia un botta e risposta tra le due squadre, con Simon protagonista tra gli uomini di Repesa e troppi rimbalzi offensivi concessi ai padroni di casa, che chiudono con un 6-0 il primo tempo (45-40 al 20’).
E’ Raduljica a ricongiungere lo strappo interno, con cinque punti in avvio di ripresa, poi Milano prende il comando della partita, sempre con il dominio del centro serbo in attacco ed una buona fluidità offensiva biancorossa. Il distacco però è al massimo di 5 punti, perché i siciliani trovano soluzioni dall’arco e continuano a prendere numerosi rimbalzi offensivi (12 al 30’). Dopo un avvio di quarto periodo molto confusionario, due triple di Kalnietis e due di Macvan regalano il massimo vantaggio ai biancorossi (71-81 al 35’). E’ il break decisivo, perché gli stessi due giocatori proseguono ad essere protagonisti, mentre Capo paga la stanchezza e l’Olimpia si riprende il servizio.
In collaborazione con basketissimo.com