Sacchetti ringrazia anche la moglie.
Meo Sacchetti, con Sky Sport, lunedì mattina è tornato sull’impresa di Belgrado.
“Mia moglie si chiama Olimpia, adesso si prenderà tutto il merito di questa qualificazione all’Olimpiade – ha raccontato ridendo il commissario tecnico della nazionale italiana di basket -. Quando l’ho conosciuta sono andato in Nazionale da giocatore e ho partecipato all’Olimpiade di Mosca. Lei mi fece notare che, se non l’avessi conosciuta, non avrei mai partecipato a quella Olimpiade nel 1980. Questa volta mi ha detto: ‘Ricorda che io mi chiamo Olimpia, quindi devi andare a Tokyo’”.