Brutto ko per l’Olimpia Milano, che al PalaDesio perde per 83-95 contro il Panathinaikos Atene e vede i playoff di Eurolega un po’ più lontani, pur conservando l’ottavo posto in classifica. Ma la sfida contro i greci, un vero e proprio spareggio considerato anche il +3 dell’andata, è perso.
La partita di stasera è stata equilibratissima per due quarti e mezzo, poi la squadra ospite ha trovato la fuga buona con l’ex Langford, prendendo una doppia cifra di vantaggio mai più recuperata dai tricolori. Molto nervosismo per James, autore di 16 punti, ma con problemi di falli e tanti errori, a contraltare alla super gara di Calathes. Non basta un ottimo Kuzminskas, in una partita con problemi a rimbalzo e con palle perse banali nel momento decisivo.
La tensione si sente in avvio, con gioco piuttosto farraginoso da ambo le parti: Nunnally sblocca il match e la squadra biancorossa sale a +5, però ci sono problemi di falli (Tarczewski e James a quota due) e, soprattutto, vengono lasciate seconde occasioni in serie agli ospiti. Prima Calathes e poi Gist portano avanti i greci, fino al 14-20 firmato dall’ex. E’ James a riportare l’AX a contatto, per una battaglia diventata durissima, mentre anche Omic e Burns sono a quota due penalità a metà secondo quarto. I greci sono sempre davanti, però i tricolori trovano anche un ottimo Kuzminskas e sorpassano con Jerrells sulla sirena (47-44 al 20’), nonostante i 17 punti del leader greco.
L’avvio di ripresa è una serie di break e contro break, che non cambia la situazione di grandissimo equilibrio della partita, con continui botta e risposta tra le due squadre, fino ad una serie di sette punti di Langford, con anche il pesantissimo quarto fallo di MJ, salendo a +8 (64-72 al 30’) all’ultimo intervallo. L’ennesimo canestro di Calathes vale la prima doppia cifra di distacco della gara ed è il break decisivo, perché tornano d’attualità i problemi a rimbalzo per Milano e la squadra greca trova anche un paio di canestri da fuori, mandando fuorigiri la stella biancorossa. Le ultime palle perse ed i canestri di Thomas mettono la parola fine al confronto. La corsa, però, non è assolutamente finita, anche se serviranno due imprese.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com