Jaron Johnson alla corte di Matt Brase
La Pallacanestro Varese, nel pomeriggio di mercoledì 14 settembre, ha presentato in conferenza stampa il rinforzo arrivato dall’UNICS Kazan, Jaron Johnson, che sarà subito a disposizione del nuovo allenatore dei lombardi: Matt Brase.
“Sono felice di presentare Jaron Johnson, un giocatore che ho già avuto piacere di allenare e che sono contento di poterlo avere ancora al mio fianco in questa nuova avventura a Varese. È un giocatore di livello che sa fare praticamente tutto sui due lati del campo e che ha una passione per la pallacanestro che va oltre a quello che succede in campo. Sono sicuro che quando inizieranno le partite, soprattutto quelle che contano, mostrerà a tutti le sue doti da leader sia con i compagni più giovani che con quelli più esperti. Dal punto di vista difensivo può marcare diversi ruoli in tante situazioni; in attacco invece, come avete già potuto vedere nelle prime due amichevoli, ha un grandissimo talento ed ottimi fondamentali che possano tenere in apprensione le difese avversarie. Ruolo? Non mi piace etichettare i giocatori in base al ruolo; in campo ci sono cinque giocatori di pallacanestro che giocheranno a pallacanestro. Di volta in volta poi andremo a valutare tutte le diverse situazioni” ha spiegato l’ex assistant coach dei Portland Trail-Blazers.
“Sono onorato di essere a Varese; dopo diverse esperienze europee lontano dagli USA sono arrivato in Italia e non vedo l’ora di portare tutta la mia esperienza e la mia capacità sul parquet. Lo dico a tutti, in particolare ai tifosi, vi aspetto al palazzetto quando ci saranno le partite per fare più rumore possibile in nostro favore. Per me si tratta di un’esperienza nuova e mi piace mettermi alla prova; ecco perché quando c’è stata l’opportunità di venire in Italia non ho praticamente esitato spinto anche dal ritrovare coach Brase con il quale non ho mai perso i contatti negli anni” ha detto poi il giocatore statunitense.
“Il primo approccio con una squadra italiana è stato sabato contro Milano e non devo essere io a dire quanto sia forte l’Olimpia; si è trattato comunque di un test molto importante per la nostra squadra che si appresta a partecipare ad un campionato comunque lungo come quello italiano. Della città non ho ancora praticamente visto niente, ma prometto che la visiterò non appena avremo un po’ di tempo in più. Io leader? È un aspetto che ho maturato con gli anni e penso di poterlo fare, all’occorrenza anche alzando la voce per farmi sentire. Sono pronto ad aiutare i miei compagni” ha concluso la guardia classe 1992.