Carmelo Paternicò ha diretto Fuenlabrada-Khimki di Eurocup, prima di andare in campo a Madrid nel pomeriggio ha motivato per lettera – e sembra con qualche sua amara riflessione personale – le sue decisioni alla segreteria federale che gli ha augurato le migliori fortune. Avendo sottoscritto un contratto con la Fip con l’impegno a non partecipare a eventi non autorizzati dalla FIBA, verrà sospeso dalle liste di A e pertanto si potranno sdoganare in giornata le designazioni arbitrali per il prossimo turno di campionato, designazioni inopportunamente bloccate in attesa di conoscere le mosse del fischietto siciliano. Che da parte sua, potrebbe ricorrere contro il provvedimento e avrebbe chiesto alla Fip una risposta per iscritto per sapere bene quale sia al momento la sua posizione.
Il capitolo è nelle mani del segretario federale, responsabile amministrativo della Fip che ha messo la sua firma sotto i contratti degli arbitri professionisti. Nel caso Paternicò non venga riammesso, con i suoi 49 anni la sua carriera italiana in A sarebbe conclusa perchè il limite d’età imposto dalla FIBA è quello che a 50 anni si chiude. Strano che adesso Petrucci, preoccupato dagli attacchi e perdita di consensi, vorrebbe rivedere la sua posizione e tenti di arrampicandosi sui vetri non capendo che la FIBA ragiona per il bene generale e per alimentare sempre più il ricambio. Bastava magari pensare a una deroga ad personam al merito, ad esempio per i fischietti che hanno diretto finali intenazionali o un tot numero di gare, minimo 100 .
Per l’Euroleague il limite è invece di 52 anni, Paternicò continuerà quindi a fischiare nelle coppe per altre due stagioni, girerà il mondo, ma ovviamente non più per le competizioni FIBA sulle orme di Gigi Lamonica il primo a vivere da professionista del fischietto, scelta alla quale il “duca” degli Abruzzi si è dedicato con scrupolo e serietà arrivando al vertice (anche se gli è mancata però una finale Olimpica per la geopolica FIBA). Una carriera che gli ha spalancato le porte, accettato da tutti e il preferito dei francesi che l’avrebbero “imposto” alla FIBA per il preolimpico di Manila. Una carriera che gli ha reso bene (oggi un arbitro al top può portare a casa 15-20 mila ero al mese) se è vero, come dicono, che sia il proprietario di un ristorante a Londra in società con un collega.
Ah, cosa dice l’Euroleague? Non è un problema suo, Paternicò ha firmato un contratto, ma intanto fino a mercoledì sera non avera ancora annunciato le terne per le gare di venerdì. A rigor di logica Paternicò avrebbe dovuto rimanere in Spagna per Barcellona-Fenerbahce, è prassi che l’arbitro che fischia l’Eurcup venga designato anche per l’Euroleague se ci sono altre squadre di quel Paese in calendario. Invece stavolta il big-match di giovedì avrà come capoterna Gigi Lamonica. La notizia è arrivata alle 10 di stamattia sul sito dell’Euroleague. Vuoi che il designatore del’Eurleague abbia pensato di non dare pubblicità al “caso Paternicò” mettendolo sotto i riflettori, o che non fosse nel miglior stato d’animo per affidargli un big match delicatissimo?
Per la cronaca questi gli 8 capiterna delle gare fra oggi e domani: Belosevic (Serbia) Olympiacos-Efe; Hierrozuelo (Spagna) Brose-Unics Kazan; Ryzhyk (Ucraina) Maccabi-Tel Aviv; Christodolou (Grecia) Durassafaka-Armani; Pukl (Slovenia) Cska-Panathinaikos; Rocha (Portogallo) Galatasaray–Stella Rossa; Radovic (Croazia) Zalgiris-Baskonia; Lamonica (Italia) Barcellona-Fenerbahce.
A cura di ENRICO CAMPANA