Pesaro manda ko Milano e si salva

La differenza di stimoli e di motivazioni è notevole e quelle dell’Olimpia Milano sono nettamente inferiori, rispetto alla Consultinvest Pesaro. E la squadra marchigiana mette in campo la sua disperazione e la voglia di salvezza nei minuti finali, quando decide il confronto (90-79) con Hazell e conquista la permanenza in Serie A, grazie al contemporaneo ko di Cremona a Varese. La formazione di Repesa, priva di McLean e Macvan (riposo precauzionale per entrambi), resta avanti per buona parte della partita, ma nei minuti decisivi diventa nervosa, perde palloni e sbaglia tanti liberi (15/26 alla fine). E’ rientrato Kalnietis, buone giocate da parte di Tarczewski (11 punti e 12 rimbalzi).

La formazione di casa parte con maggiore energia e carica, trovando buone soluzioni con Clarke ed alcuni canestri di Jones, raggiungendo anche il +7 (9-2 al 4’). I campioni d’Italia faticano al tiro, ma restano comunque agganciati, poi l’ingresso di Simon ribalta il confronto. Il croato prende rimbalzi e serve assist, con anche un paio di canestri, e gli uomini di Repesa passano al comando, quando fa il suo rientro sul parquet anche Kalnietis. Due lampi di Pascolo prima e di Hickman poi valgono anche il massimo vantaggio (26-32 al 18’), però ci sono anche tanti errori e Pesaro resta sempre lì con Jones.

La Consultinvest trova il canestro dall’arco e sorpassa in avvio di ripresa (45-43 al 25’), soprattutto con i punti di Clarke, ma l’Olimpia risponde con un parziale di 9-0, con due triple di Simon, aggiornando il massimo vantaggio (45-52 al 27’). Si continua ad andare su e giù ed è il momento pesarese, con un 7-0 per il pareggio, firmato dal solito Jones, e successivamente con il sorpasso. La gara diventa spigolosa nel quarto periodo, con tecnici a Tarczewski e Sanders, anche se sono i pesaresi a tenere il comando ed anche a +5, mentre l’EA7 sbaglia tantissimi liberi e spreca occasioni. Un fortunoso gioco da 4 punti di Hazell porta i suoi al massimo vantaggio (79-72 al 38’): è la giocata della partita, perché nel finale si dilata anche il punteggio e poi si scatena la festa salvezza marchigiana.

In collaborazione con basketissimo.com

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