“Le sconfitte vanno accettate e serate come queste ci possono stare, quel che non possiamo accettare da noi stessi è un divario così importante”. Così Simone Pianigiani commenta la netta sconfitta sul campo del Banco di Sardegna Sassari.
“Quando sei l’Olimpia, anche se vai sotto di 15 punti devi fare di tutto per andare a -13 e per evitare di andare a -17 – ha proseguito il tecnico biancorosso – Sempre, chiunque vada in campo, perché non si tratta comunque mai di ragazzini. Invece da un certo punto in poi ci siamo disuniti su alcuni nostri errori e siamo stati poco presenti”.
La stanchezza è stata sicuramente un fattore, anche se l’allenatore milanese non vuole trovare particolari scuse: “Ora, è vero che abbiamo avuto vari infortuni e che dobbiamo resistere ancora un po’, ed è vero anche che siamo reduci da un tour de force tra Eurolega e campionato, ma siamo mancati troppo, abbiamo sbagliato tiri aperti che di solito mettiamo e non siamo mai entrati in ritmo difensivo”. Proprio la difesa è mancata principalmente: “Dietro non abbiamo mai fatto quattro buone giocate di fila e da lì non abbiamo più avuto le energie per recuperare mentalmente il match”.
Pianigiani ha provato a cambiare un po’ le rotazioni: “Ho cercato di distribuire le energie e i minuti, anche perché ora ripartiamo per Tel Aviv e dobbiamo gradualmente recuperare alcuni giocatori importanti”.
Le gare decisive in Italia arriveranno più avanti: “Sappiamo che in campionato le cose si decidono più avanti, fisserei il primo spartiacque per le Final Eight di Coppa Italia, quando si capirà se le molte squadre interessanti e con legittime ambizioni di alta classifica avranno saputo trovare la continuità giusta. Ci sono diversi club con esperienza internazionale e roster di primo piano. C’è anche Sassari, che ha enormi potenzialità, ha punti nelle mani e rotazioni”.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com