Playoff, partono bene Venezia e Avellino

Non stecca l’appuntamento playoff la Reyer Venezia che doma l’ostica Flexx Pistoia che resiste di fatto solo un tempo prima di uscire dal campo sconfitta con un netto 84-71, che rispecchia appieno quelli che sono i valori sul parquet. Dopo un avvio in cui Boothe, che sarà limitato dai falli per tutto l’arco del match, e Lombardi firmano un vantaggio che arriva al massimo alle 5 lunghezze, gli orogranata sono scossi da Tonut, prima che Haynes diriga le operazioni. Il play ex Milano sarà il vero mattatore del match, aprendo il campo con una serie di triple che scavano il solco già in avvio di secondo quarto. Jenkins e il gladiatorio Crosariol provano a tenere botta, ma quando a referto si iscrive anche Bramos, il vantaggio è già in doppia cifra. I ragazzi di Esposito provano a rientrare con Petteway, ma la Reyer in ogni fase della gara trova uno dei suoi a fare le piccole cose, come i recuperi e l’energia di Ejim, le doti che fanno di Stone un all around e un Filloy che, da buon ex, mette 5 punti, quando contano, per spezzare le ultime speranze di rimonta dei toscani, che nel quarto periodo guidati da Antonutti, avevano provato a scalare la china. Finisce, come già detto, 84-71, con Venezia che ha solo due uomini in doppia cifra: Haynes, che chiude a quota 23 (5/8 nelle triple) e Bramos che si mette in scia a quota 14, mentre Stone va a referto con una solida partita da 9 punti, 9 rimbalzi e 3 assist. Sul fronte pistoiese, Petteway è il miglior marcatore con 17 punti (6/9 dal campo), Crosariol regala solidità con 13 punti e 6 rimbalzi. Serata storta al tiro per Moore (2 punti ma 9 assist), mentre solo sprazzi per Jenkins (12) e Boothe (11).

Avellino senza troppi patemi porta a casa gara 1 dei suoi playoff contro una Grissin Bon Reggio Emilia che di fatto è stata sotto nel punteggio per tutto l’arco dei 40’ seppur con qualche fiammata che ha salvato l’orgoglio. Non serve nemmeno tutta la spinta propulsiva di tutto il collettivo della Sidigas, perché ciascuno dei ragazzi di Sacripanti porta il suo contributo, che alla fine si rivelerà vincente. Reggio non si scuote dopo un avvio equilibrato ma tutto sommato letargico. Leunen apre il campo con e triple, Logan e Ragland colpiscono con puntualità, ma è Adonis Thomas a spaccare la partita in due. Neanche l’ingresso in rotazione di Julian Wright produce benefici, le percentuali degli emiliani non si alzano in nessuna maniera e quando ancora Thomas apre il fuoco dalla lunga distanza in apertura di terzo quarto le gerarchie appaiono ben delineate col vantaggio che supera anche le quindici lunghezze di vantaggio. Fesenko, tornato dopo l’infortunio, dimostra di essere dominante in vernice e senza un vero e proprio contrappunto in maglia biancorossa a fermarlo, Aradori prende i suoi per mano, provando a caricare a testa bassa: ne esce una serie di tiri liberi per lo squalo bresciano, che riportano la Grissin Bon fino al -11 dell’ultimo stop and go al 30’. I ragazzi di Menetti però pagano il passivo rientro in campo, in cui è Fesenko con un ispirato David Logan che riporta il distacco fino al +16, ma le triple di Kaukenas e Aradori gridano ancora battaglia. Logan la chiude con la sua classe, garantendo ai suoi un finale di partita tutto sommato tranquillo. Finisce 82-64, con una super gara di Fesenko (24 con 9 rimbalzi), Logan (17 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) e Thomas (12).  Doppia doppia per Ragland (10 punti e altrettanti assist). Per Reggio ci sono 15 punti, tutti nel finale a gara ormai finita, per Wright, 14 per Aradori, mentre pessima serata per Cervi e Della Valle. 

In collaborazione con basketissimo.com

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